Gaeta / Coifal, Chiesta la revoca della nomina degli amministratori Laziofarma

Gaeta Politica

GAETA – In vista della convocazione del prossimo consiglio comunale, il consigliere Giuseppe Matarazzo chiede al presidente Luigi Coscione di inserire nella consueta riunione preparatoria dei capigruppo la problematica del Coifal (consorzio a cui il comune di Gaeta ha affidato la gestione delle farmacie pubbliche ottenute in prelazione insieme ai comuni di Bracciano e Castel Madama).

Tre in particolare i punti che secondo Matarazzo vanno assolutamente inseriti nell’ordine del giorno.

1 – Richiesta di revoca della nomina dei componenti di parte pubblica. “Come evidenziato nel consiglio comunale di novembre, il consiglio comunale è sovrano nelle scelte delle sue società partecipate. Credo pertanto che le linee guida stabilite dall’assemblea del Coifal per individuare i due componenti di parte pubblica nel consiglio di amministrazione di Laziofarma, dovevano essere discussi in consiglio comunale. È una questione di trasparenza, indipendentemente dalla pubblicazione sull’albo pretorio on line”. (Tra i membri del consiglio di amministrazione di Laziofarma c’è anche Cristian Leccese, sulla cui nomina a presidente si sono addensata tante critiche anche perché in qualità di delegato del sindaco di Gaeta aveva preso parte più volte e votato nell’assemblea dei soci del Coifal).

2 – Approvazione urgente del regolamento sulle società partecipate.
“Da una lettera del dirigente Antonio Buttaro si comprende che il comune di Gaeta non ha un regolamento per le società partecipate. La segnalazione dice anche che la norma imponeva di redigere il documento entro gennaio 2015. Il segretario comunale ha preso nota di questa carenza e si è impegnato a risolverla. È passsato oltre un anno dalla scadenza dell’obbligo di legge ed il comune di Gaeta è in forte ritardo. L’approvazione del regolamento è lo strumento indispensabile per consentire al consiglio comunale ed ai cittadini di partecipare democraticamente alla vita degli enti derivati, che sono proprietà di tutti i cittadini residenti.

3 – Monitoraggio dell’attuazione del controllo analogo.

“La normativa in proposito è molto chiara. Gli organi comunali devono esercitare le stesse operazioni di controllo che compiono nei confronti dell’ente pubblico, anche per le società controllate”. La Quinta Sezione del Consiglio di Stato ha chiarito cos’è il controllo analogo, con il sussidio anche di alcune decisioni della cassazione. I controlli sulle società “in house” riguardano gli organi, e sono quindi strutturali, e gli atti, ovvero le azioni ed i comportamenti. L’ente locale deve avere il potere di nomina e revoca quanto meno della maggioranza dei componenti degli organi di gestione, di amministrazione e di controllo. Per la gestione invece, l’ente affidante, oltre al potere di direttiva e di indirizzo, deve avere anche il potere di autorizzare o di annullare quantomeno tutti gli atti più significativi della società, come il bilancio, i contratti che superino una certa soglia ed in generale gli atti più qualificanti della gestione.