Formia / La Parrocchia di Penitro aderisce alla 16^ Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco

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FORMIA – ” La Parrocchia Cuore Eucaristico di Gesù di Penitro aderisce sabato 13 febbraio alla 16^ Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco, contro ogni povertà anche quella sanitaria insieme alla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus” ha affermato don Cristoforo Adriano.

“È il decimo anno che come sacerdote e parroco accolgo l’iniziativa del Banco farmaceutico che organizza a livello nazionale una giornata di raccolta di farmaci. Un’iniziativa che vede coinvolte le comunità parrocchiali che vi aderiscono e l’intero territorio diocesano.

don Cristoforo Adriano
don Cristoforo Adriano

L’invito a recarsi sabato 13 febbraio presso una delle farmacie aderenti. Segnalo in particolare la Farmacia Gualtieri di Gaeta (Lungomare Caboto 556); Farmacia Terenzio di Fondi (Piazza Matteotti 3); Farmacia Ciufo di Santi Cosma e Damiano (Via Francesco Baracca 551). Ci saranno i volontari e i farmacisti che indicheranno quali prodotti acquistare e donare direttamente. Secondo la normativa saranno raccolti esclusivamente farmaci da banco.

Anche i vari centri d’ascolto Caritas parrocchiali, compreso quello di Penitro, si trovano a fronteggiare durante la stagione invernale nuove richieste sempre maggiori di farmaci, in particolare prodotti per bambini. La cosa che ci ha fatto riflettere come comunità è che i poveri si ammalano come tutti noi, ma si curano quattro volte di meno.

Siamo consapevoli che ognuno possa fare la propria parte anche in questo campo così delicato. Cerchiamo anche di educare al corretto consumo e a non sprecare i tanti prodotti che abbiamo in casa. Nelle parrocchie riceviamo anche prodotti di questo genere che grazie alla collaborazione di specialisti del settore controlliamo e ridistribuiamo secondo le richieste e le necessità.

Un piccolo gesto secondo le disponibilità di ciascuno – conclude don Adriano – ricordando quanto scritto dal Santo Padre Francesco nella Lettera Misericordiae Vultus: “Apriamo i nostri occhi per guardare le miserie del mondo, le ferite di tanti fratelli e sorelle privati della dignità, e sentiamoci provocati ad ascoltare il loro grido di aiuto. Le nostre mani stringano le loro mani, e tiriamoli a noi perché sentano il calore della nostra presenza, dell’amicizia e della fraternità”.