Cassino/ Boom di visualizzazioni per il video-verità di Benedetto Leone

Cassino Politica

CASSINO – Il candidato a sindaco Benedetto Leone continua la battaglia della trasparenza sul bando di riscossione tributi. Giovedi pomeriggio ha pubblicato un video-verità sulla sua pagina di Facebook, nel quale ripercorre con i documenti alla mano, lo strano caso del bando di riscossione tributi al Comune di Cassino, vinto inspiegabilmente da una Società che non aveva i requisiti al momento della partecipazione e che oggi ha un Presidente agli arresti per truffa ai danni dei Comuni. Pubblicato il video è subito boom di visualizzazioni. Nel giro di tre ore, 500 cittadini di Cassino visualizzano il video.

“Spero che questo video-verità – esordisce Benedetto Leone – squarci il silenzio imbarazzante del Sindaco Petrarcone su questa strana vicenda. Come è possibile che nonostante le comunicazioni ufficiali inviate alla commissione esaminatrice sulla irregolarità delle tre società partecipanti, il Comune non le ha escluse dal bando? Come è possibile che nonostante l’accertata violazione dell’art.38 lettera f del D.Lgs.163/2006, dell’art.11 lex specialis del bando, delle tre società, rappresentato in sede di commissione dalla quarta società, la commissione esaminatrice ha ammesso la partecipazione di tutte? Come è possibile che nessuno al Comune, dall’Assessore Salera al Sindaco Petrarcone non abbia chiesto l’annullamento del bando, dopo che sulla vincitrice dell’appalto, è partita a livello nazionale una indagine per truffa ai danni dei comuni? Possibile che il Sindaco non sapesse nulla?”

Questi sono i tanti interrogativi mossi da Leone, il quale annuncia con il video “Caro Sindaco, annulla il bando, verifica se gli uffici possono internalizzare il servizio in un ottica di spending review, altrimenti presenta un nuovo bando con correttezza-trasparenza e rispetto delle regole. Io di certo non aspetterò i tempi da dinosauro della politica e gia domani invierò tutto alla Procura Generale della Corte dei Conti, alla Guardia di Finanza e alla Procura della Repubblica di Cassino affinché si faccia chiarezza su tutta la vicenda”.

La sfida a Petrarcone, Leone l’ha lanciata così: “è’ dal 2011 che sulla trasparenza ci ho messo sempre la faccia, e per questa mi batto affinché la mia città esca da questo modus operandi che dura da 25 anni. La verità accompagnata da un pizzico di coraggio è l’unica strada a renderci liberi!”