Minturno / Impianto di mitilicoltura a Scauri, Stefanelli: “Non dobbiamo abbassare la guardia”

MINTURNO – “La decisione della Regione Lazio relativa agli impianti di acquacoltura, di cui abbiamo appreso i contenuti dalla stampa, rappresenta sicuramente un passo in avanti nell’attuazione concreta del riconoscimento del Golfo come Area sensibile, in quanto prevede espressamente l’impossibilità di autorizzare nuovi impianti di itticoltura ( piscicoltura e mitilicoltura) all’interno della predetta area. Per gli impianti localizzati a ridosso del perimetro dell’area sensibile sembrerebbe, da quanto appreso dalla stampa, che le future autorizzazioni saranno subordinate alla realizzazione di uno studio delle correnti, onde evitare che la loro presenza produca un impatto ambientale all’interno dell’Area sensibile”. Lo dichiara il consigliere comunale del Partito Democratico di Minturno, Gerardo Stefanelli.

“Tutto ciò – prosegue l’esponente del centrosinistra – rappresenta sicuramente una buona notizia per il Golfo di Gaeta, ma lascia ancora irrisolto il tema del mega impianto di mitilicoltura che si vuole realizzare nelle acqua antistanti il Monte d’oro e di Gianola, in quanto trattasi di zona che ricade al di fuori del perimetro dell’area sensibile.

Gli interrogativi ancora aperti sono sostanzialmente due: il primo riguarda l’attendibilità e l’imparzialità dello studio sulle correnti, che a nostro avviso, per avere tali caratteristiche, dovrebbe essere realizzato da un Ente pubblico con la collaborazione di istituti pubblici di ricerca scientifica; il secondo, riguarda la necessità di prevedere dei sistemi di monitoraggio costante dell’impatto ambientale conseguente a impianti di determinata grandezza, onde escludere che i cambiamenti naturali possano andare ad alterare quanto previsto dallo studio delle correnti”.

“Quindi – conclude Stefanelli – non bisogna abbassare la guardia anche e soprattutto perchè la comunità di Minturno sarà priva, nei prossimi mesi, di chi è deputato Istituzionalmente a tutelarne gli interessi, e quindi sarà ancora più importante impostare un discorso comprensoriale e di filiera politica che ci consenta di avere interlocuzione con la Regione di Lazio a cui vorremmo chiedere di fare ulteriori passi nella tutela concreta della nostra risorsa fondamentale: il mare”.

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