La Regione Lazio dice no a nuovi impianti di acquacultura nel Golfo di Gaeta

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FORMIA – La Regione Lazio dice no a nuovi impianti di acquacoltura nel Golfo di Gaeta. La determina del settore agricoltura e sviluppo rurale, caccia e pesca esclude all’interno dell’area sensibile nuove concessioni di piscicoltura e mitilicoltura, l’ampliamento di quelle esistenti e il subentro in quelle precedentemente gestite da società fallite o comunque non utilizzate. Respinte le domande di diverse cooperative operanti sul fronte marino dei comuni di Gaeta Formia e Minturno (Scauri).

Gli specchi acquei erano stati richiesti da: Cooperativa La Sirena (mq 43.350); Cooperativa Molluschicoltura Gaeta (mq 43.350, composto da due distinti specchi acquei di mq 29.700 e mq 13.650); Cooperativa Piscicoltura del Golfo di Gaeta in concorrenza con la Cooperativa Molluschicoltura Gaeta (mq. 28.578); Cooperativa Gaeta Itticoltura in concorrenza con la Cooperativa Molluschicoltura Gaeta (mq. 64.967,20 e mq. 24.608,40).

Nella determina si conferma la previsione di delocalizzare anche gli impianti esistenti al di fuori dell’area sensibile. Dunque nessun dietro front nella politica ambientale seguita dalla giunta di Nicola Zingaretti rispetto alla delibera di giunta n. 116/2010 che ha dichiarato il Golfo di Gaeta “Area sensibile”

La nuova determina sottolinea anche che: “Per impianti attualmente esistenti all’interno dell’area sensibile del Golfo di Gaeta, autorizzati allo svolgimento delle attività di coltura di mitili o specie ittiche, resta previsto che gli stessi dovranno essere portati fuori dal perimetro che definisce l’area sensibile e ubicati in aree in cui si escluda che le correnti convoglino gli inquinanti prodotti dagli impianti medesimi all’interno dell’area sensibile, in accordo a quanto previsto dal comma 3 dell’art. 2 del regolamento regionale n. 13/2009”.

Inoltre, “le istanze di concessione demaniale marittima finalizzate all’istallazione di impianti di acquacoltura per l’allevamento di mitili e per l’allevamento di specie ittiche, aventi ad oggetto aree marittime che seppur esterne, siano prospicienti o contigue all’Area sensibile del Golfo di Gaeta, devono essere integrate da documentazione tecnica atta a garantire, ai sensi delle prescrizioni della D.G.R. 116/2010, l’esclusione dal rischio che le correnti convoglino gli inquinanti prodotti dagli impianti medesimi all’interno dell’area sensibile, in accordo a quanto previsto dal comma 3 dell’art. 2 del regolamento regionale n. 13/2009”.

Ovviamente il provvedimento è soggetto a ricorso amministrativo da parte dei soggetti economici interessati. Precedentemente invece era stato autorizzato un nuovo impianto di mitilicoltura nel Comune di Minturno, fuori dall’area sensibile. In quel caso, il consiglio comunale di Minturno si è espresso contro la nuova iniziativa imprenditoriale.