Minturno / La posizione di Ncd: “Voteremo il bilancio solo se il sindaco ritirerà le dimissioni”

Minturno Politica

MINTURNO – Al consiglio comunale di ieri sera era presente soltanto il capogruppo del Nuovo Centrodestra, Mario Ruberto, che avrebbe dovuto leggere in aula un documento in merito alle dimissioni del sindaco Paolo Graziano e al bilancio di previsione. Assenti gli altri membri del gruppo consiliare Ncd, ovvero Elena Conte e il presidente del consiglio comunale Gianni Izzo, che hanno ribadito di non voler approvare il documento del bilancio senza il sindaco. Una scelta, quella dei tre, che si allontana da altri colleghi della maggioranza, che invece vorrebbero votare il bilancio di previsione anche in assenza del primo cittadino.

Elena Conte
Elena Conte

“La nostra posizione è chiara – dichiara Elena Conte – Se il sindaco ritirerà le dimissioni, avrà anche i nostri voti per approvare il bilancio. Non abbiamo intenzione di votare un bilancio con un sindaco dimissionario. E’ venuto meno il progetto comune che abbiamo sposato fin dall’inizio. A questo punto preferiamo rimettere la parola agli elettori”.

La dottoressa Conte racconta anche che “nei giorni scorsi abbiamo parlato con il sindaco Graziano, che ha ribadito per l’ennesima volta di non voler tornare sui suoi passi”. “Anche Enrico Tiero – aggiunge – ci ha parlato, ma è irremovibile. A questo punto rispettiamo la sua volontà, che è legittima. C’è un gruppo di consiglieri di maggioranza che vorrebbe votare il bilancio nonostante tutto e ha pensato di convocare un nuovo consiglio comunale per il 26 agosto. Ma che senso ha? Forse sono al corrente di qualche informazione in più rispetto a noi, ma anche così non capiamo: abbiamo avuto un’amministrazione che non comunica con i consiglieri comunali e si continua a non parlare tra di noi”.

In merito alla mancata comunicazione, così come evidenziato in più occasioni anche dal consigliere Americo Zasa, spesso critico nei confronti della giunta, la dottoressa Conte specifica che sul bilancio i consiglieri non sono stati assolutamente messi al corrente: “Non ci sono state riunioni, avremmo voluto incontrare anche i revisori dei conti per capire meglio cosa andavano a votare. Lo stesso presidente del consiglio, che in più occasioni ha chiesto di riunirci, è stato messo da parte. Quindi cosa dobbiamo votare? Il sindaco si è dimesso, il lavoro di preparazione sul voto del bilancio non c’è stato. A questo punto ci tiriamo fuori”.

Ma perché non dimettersi prima della scadenza delle dimissioni del sindaco? “Non ci abbiamo pensato – risponde Elena Conte – siamo stati travolti dalla decisione del sindaco Graziano. Inizialmente non riuscivamo nemmeno a contattarlo. Ma ormai mancano pochi giorni alla scadenza”.

Giuseppe Mallozzi