Gerardo Stefanelli

Minturno / Debiti fuori bilancio, Stefanelli diffida sindaco e maggioranza

Minturno Politica

MINTURNO – E’ diventato un vero e proprio caso quello dei debiti fuori bilancio, che ammontano a circa un milione e mezzo di euro e che ad oggi ancora non sono stati riconosciuti. Al prossimo consiglio soltanto ne compaiono soltanto due e sono riferiti a sentenze passate in giudicato relative al 2014.

A niente sono servite le lettere del Collegio dei Revisori dei Conti che hanno, in più occasioni, detto all’amministrazione comunale di adempiere al loro riconoscimento al fine di garantire anche gli equilibri di bilancio.

Sull’argomento è intervenuto il consigliere comunale del Partito Democratico Gerardo Stefanelli, che ha diffidato il sindaco di Minturno, Paolo Graziano, e la sua amministrazione, insieme al Presidente del Consiglio Comunale Gianni Izzo, il Presidente della Commissione Bilancio Massimo Ferrara e tutti i consiglieri comunali. La lettera è stata inviata anche al Prefetto di Latina, Pierluigi Faloni.

L’esponente del centrosinistra si dichiara “sin da ora disponibile ad adempiere a quanto previsto dalla normativa in vigore, assumendosi le proprie responsabilità di componente dell’Organo collegiale”, ma al tempo stesso “declina quindi ogni eventuale futura responsabilità circa eventuali interessi (e danni erariali) che si produrranno a causa della dolosa inottemperanza alle prescrizioni di legge” da parte dell’amministrazione comunale.

Di seguito il testo completo.

“Il sottoscritto nella qualità di consigliere comunale – si legge nella missiva – invita le SV ad attivare, nel più breve tempo possibile,   le procedure previste dall’art. 194  del D.lgs. 267/2000 ( Testo unico degli Enti locali) per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio indicati nel documento redatto ai sensi dell’art. 239 comma 1 lett.a del d.lgs. 267-2000 dal Collegio dei revisori dei Conti e  notificato, con nota acquisita al  protocollo n. 12932 del 9 giugno 2015, al  Consiglio Comunale.

Dalla relazione dei Revisori dei Conti si evince che, con note acquisite al protocollo del Comune, alcuni responsabili dei Servizi hanno notificato l’esistenza di passività pregresse prive di copertura finanziaria: da ciò discende l’obbligo, per gli stessi funzionari, di predisporre apposita delibera da sottoporre al Consiglio Comunale  per l’immediata approvazione.

Al riguardo si ricorda che è pacifico nella giurisprudenza che non siano normalmente riconoscibili gli oneri per interessi, spese giudiziali, rivalutazione monetaria ed in generale i maggiori esborsi conseguenti a ritardato pagamento di forniture, in quanto nessuna utilità e arricchimento consegue all’ente, rappresentando questi un ingiustificato danno patrimoniale del quale devono rispondere coloro che con il loro comportamento lo hanno determinato.

Per cui è obbligo del Consiglio comunale di procedere, appena se ne è avuta notizia, al riconoscimento delle passività pregresse ed alla predisposizione delle provviste di bilancio per il loro soddisfacimento, onde evitare il prodursi di ulteriori interessi e spese che possono costituire un danno erariale, e come tale essere imputati alla responsabilità in solido dei componenti del Consiglio comunale.

Il sottoscritto si dichiara, per quanto di competenza, sin da ora disponibile ad adempiere a quanto previsto dalla normativa in vigore, assumendosi le proprie responsabilità di componente dell’Organo collegiale.

Il sottoscritto declina quindi ogni eventuale futura responsabilità circa eventuali interessi ( e danni erariali) che si produrranno a causa della dolosa inottemperanza alle prescrizioni di legge da parte delle SS.VV.

Si ricorda a tutti i destinatari che sono ben due anni che il Collegio dei Revisori invita l’Amministrazione alla predisposizione di apposite coperture di bilancio per soddisfare i soggetti che da anni vantano crediti nei confronti del Comune di Minturno, e che la Giunta ed il Consiglio Comunale continuano ad approvare documenti di bilancio che attestano una situazione economico/finanziaria non veritiera in quanto alterata dalla mancata computazione di passività di cui si è a conoscenza, determinando cosi  l’insorgere di ulteriori spese classificabili come danno erariale e imputabili agli amministratori.

Tanto si doveva per salvaguardare gli interessi del Comune di Minturno e dei singoli consiglieri comunali”.