Minturno / Gravi irregolarità sulla gestione amministrativa, i Revisori scrivono alla Corte dei Conti

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MINTURNO – Gravi irregolarità sulla gestione amministrativa che pregiudicano gli equilibri di bilancio. E’ quanto denuncia il Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Minturno, che ha inviato una segnalazione alla Procura regionale della Corte dei Conti del Lazio, nel quale elenca tutta una serie di presunti debiti fuori bilancio che superano il milione e 300mila euro. La lettera è stata inviata anche al sindaco Paolo Graziano, al segretario generale Massimina De Filippis, al presidente del consiglio comunale Gianni Izzo e al responsabile del settore finanziario Antonio Rasile.

Medesimi argomenti al centro della relazione sul Consuntivo 2014 sul quale nonostante i revisori avessero dato il parere favorevole, allo stesso tempo avevano espresso “una riserva in ordine al mantenimento degli equilibri di bilancio per l’annualità 2015, in considerazione della notevole mole di passività potenziali dell’Ente” (LEGGI QUI).

Il sindaco Paolo Graziano, il presidente del consiglio comunale Gianni Izzo, il segretario generale Massimina De Filippis
Il sindaco Paolo Graziano, il presidente del consiglio comunale Gianni Izzo, il segretario generale Massimina De Filippis

Nella missiva inviata alla Corte dei Conti, il Collegio dei Revisori dei Conti composto da Giovanni Berto, Giada Giorgetti e Alberto Cianfrocca, ha esaminato ed espresso parere relativamente al bilancio consuntivo 2013 e 2014 e sul bilancio di previsione 2014, venendo a conoscenza della presenza di presunte passività del Comune di Minturno esaminando la documentazione fornita dai responsabili di servizio ed emerso che l’ammontare dei presunti debiti fuori bilancio è di oltre un milione e 300mila euro.

Le somme debitorie, dicono i revisori, riguardano spesso spese correnti ripetitive e ordinarie, ribadendo – come già fatto nella relazione sul Consuntivo 2014 – che “è prassi di alcuni responsabili dei servizi di questo Ente effettuare acquisti di beni e servizi in violazione delle norme giuscontabili sia nell’annualità 2014 che negli anni precedenti”. “Quando l’Ente andrà a contabilizzare e a riconoscere i suddetti debiti, allora, emergeranno criticità in merito al mantenimento degli equilibri di bilancio”, concludono i revisori che si sono visti costretti a inviare tutto l’incartamento alla Procura regionale della Corte dei Conti del Lazio.

Nella lettera vengono segnalati nel dettaglio tutti i debiti accumulati dai vari uffici del Comune di Minturno. Tra le somme figurano addirittura i corrispettivi delle convenzioni stipulate con i Comuni limitrofi per i due segretari comunali che si sono avvicendati in questi tre anni, ovvero Ivan Cerro e Massimina De Filippis. Il Comune di Minturno, infatti, per Cerro deve ancora pagare la somma di 72.093,09 euro al Comune di Ausonia, mentre è di 41.635,11 euro il corrispettivo da erogare al Comune di Spigno Saturnia per la De Filippis. Somme che erano inserite nei bilanci di previsione e quindi dovevano essere già state pagate.

Salta, inoltre, subito agli occhi la somma di 231.849,15 euro per la convenzione con Poste e Tributi della Polizia Municipale. E ancora l’indagine per il dragaggio del fiume Garigliano, 11.616 euro, del servizio lavori pubblici, oppure 16.800,85 euro per l’acquisto di condizionatori per gli uffici sempre dei lavori pubblici.

Tra i presunti debiti fuori bilancio figura anche il rimborso dei permessi del consigliere Mario Cardillo Giuliano, pari a 1.952,67 euro.

E si continua: diverse le spese che riguardano situazioni che invece sono già previste in bilancio ovvero il ricovero anziani presso le Rsa, 126.187 euro, oppure il soggiorno anziani 14.945 euro, imputati ai servizi sociali.

Restano ancora in sospeso i 102.627 euro per rimborso degli oneri concessori del servizio urbanistica. Somma che si è accumulata in oltre dieci anni e che riguarda le spettanze per i tecnici istruttori dei condoni. Nonostante le rassicurazioni date dall’amministrazione, restano ancora lì sulla carta.

E ancora, oltre 80mila euro per il mantenimento dei cani randagi sul servizio igiene. Altri 58.209,23 euro per spese varie che riguardano mensa scolastica, manutenzione e revisione scuolabus, stagione teatrale, spese rappresentanza imputati al servizio affari generali e legali.

Un’altra voce imponente è quella del rimborso per le spese legali degli amministratori e dei dipendenti e parcelle varie pari a 278.332 euro.

Vi sono, infine, somme ridicole come l’acquisto dei giornali pari a 300 euro, oppure 600 euro per il noleggio di una fotocopiatrice, o ancora altre 600 euro per il trasporto di una salma, che anziché essere pagate subito sono state inserite tra i debiti fuori bilancio.
Giuseppe Mallozzi