Il setino Mohad Abdikadar conquista l’argento agli Europei under 23 di Tallin. L’ostacolista formiano Simone Poccia esce invece in semifinale sui 110 hs

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TALLIN – Il suo debutto da naturalizzato azzurro avvenne nell’estate 2011 ai campionati europei juniores di atletica leggera a Tallin in Estonia quando si classificò ottavo. Esattamente quattro anni dopo, sempre sulla stessa pista baltica, Mohad Abdikadar Sheikh Alì, il 22enne fuoriclasse somalo cresciuto a Sezze, corona la sua carriera con una splendida medaglia d’argento sui 1.500 metri alla decima edizione degli Europei under 23.

Tallinn 09/07/2015 European Athletics U23 Championships - Campionati Europei under 23 Tallinn 2015 Nella foto: Campionati Europei under 23 - Foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo
Tallinn 09/07/2015 European Athletics U23 Championships – Campionati Europei under 23 Tallinn 2015 Nella foto: Campionati Europei under 23 – Foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

Una finale palpitante per il mezzofondista originario di Bulahawo nel Nord-Est della Somalia ma residente nel paese lepino fin dal 2006 (l’anno del suo arrivo in Italia), che ha interpretato la gara alla perfezione partendo deciso nei primi due giri davanti a tutti. Poi il gruppo si è fatto più compatto con la risalita dello spagnolo Marc Alcala, dell’inglese Neil Gourley e dell’altra coppia azzurra composta da Joao Bussotti (origini mozambicane e tesserato per l’Atletica Livorno) e Soufiane El Kabbouri (la famiglia è del Marocco ma lui è nato a Valsusa in Piemonte). Sul rettilineo conclusivo l’iberico ha allungato sui diretti avversari volando incontrastato verso l’oro e chiudendo in 3’44”54.

Alle sue spalle il pontino Abdikadar, che ha bruciato sul traguardo Gourley per la volata per il secondo posto (3’44”91 contro 3’45”04). Al quarto posto Bussotti, arresosi soltanto per sei decimi al britannico e mancando di un soffio la chance di salire sul gradino più basso del podio. A completare l’ottima perfomance azzurra la sesta piazza di El Kabbouri (3’45”49). Un risultato di squadra senza precedenti nei 1.500 metri per l’Italia in questa rassegna continentale, dove finora l’unica medaglia, dal 1997 ad oggi, era stato il bronzo del siciliano Lorenzo Perrone nel 2003 sulla pista polacca di Bidgoszcz.

Forte l’emozione sul viso e nelle parole del gioiello di Sezze (1.69 cmx58 kg), portacolori dell’Aeronautica Militare: “Sono contentissimo, anche se un po’ deluso. Sono stato troppo paziente quando mancavano 300 metri alla fine. Peccato, perché il titolo mi è sfuggito veramente di un niente. La prossima volta sono sicuro non accadrà. Peccato per Joao Bussotti, che ha avuto un pizzico di sfortuna, ma si rifarà”.

Tallinn 09/07/2015 European Athletics U23 Championships - Campionati Europei under 23 Tallinn 2015 Nella foto: Campionati Europei under 23 - Foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo
Tallinn 09/07/2015 European Athletics U23 Championships – Campionati Europei under 23 Tallinn 2015 Nella foto: Campionati Europei under 23 – Foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

E ora le dediche: “Prima di tutto al mio allenatore Andrea Orlandi per tutti i sacrifici che facciamo insieme e anche a mio fratello e compagno di squadra Mohamed, all’Aeronautica e alla Fidal”. Nella batteria di qualificazione Abdikadar si era piazzato al secondo posto con 3’45”47 alle spalle del tedesco Marius Probst (3’45”36): da ricordare che il mezzofondista pontino ad inizio luglio a Ponzano Veneto aveva stabilito con 3’38”53 il miglior tempo italiano dell’anno con un progresso di quasi un secondo sul suo primato datato 2014.

Alla kermesse sul mar Baltico c’era anche l’ostacolista formiano Simone Poccia, uscito nella semifinale dei 110 hs e concludendo la sua batteria al 6° posto (13° generale) con 14”20 e -0.2 di vento contrario a 12 centesimi dal personal best. “Peccato per la gara, anche se le condizioni climatiche con pioggia e 10° hanno influito negativamente. La partenza è stata buona, ma poi lo svizzero Brahian Pena che era al mio fianco ha preso con la mano il mio piede buttando giù il decimo ostacolo e compromettendo il finale”, osserva Poccia, che si è parzialmente consolato con il bronzo del suo compagno di Nazionale Lorenzo Perini.