Castelforte / Cardillo e Ciorra: “L’ufficio postale di Suio non può essere chiuso”

Castelforte Politica

CASTELFORTE – “L’ufficio postale di Suio non può essere chiuso”. Lo affermano i consiglieri del Partito Democratico di Castelforte, Giancarlo Cardillo e Paolo Ciorra, che intervengono sulla notizia di una possibile chiusura dell’ufficio postale da parte di Poste Italiane.

Giancarlo Cardillo
Giancarlo Cardillo

“Libero mercato e globalizzazione esistono – si legge in una nota – sono due fattori, senza soffermarci ad analizzare aspetti positivi e negativi, che caratterizzano e condizionano le esistenze di tutti i cittadini del mondo moderno. Queste sono le nuove regole che individuano il nostro tempo, sicuramente possono essere migliorate ma allo stesso tempo non possono essere eliminate. Le scelte della nostra vita sono spesso condizionate, direttamente o indirettamente, da decisioni politico-economiche evidentemente distanti dalla realtà che viviamo quotidianamente, ma non è possibile accettare che il business diventi il driver di qualsiasi episodio, non è accettabile che, un discutibile bene economico (stabilito da chi?), sia più importante dei cittadini stessi e dei servizi essenziali che uno stato dovrebbe fornire.

Questo è quanto purtroppo sta accadendo a Suio Alto, una storia che si trascina da mesi, la possibile chiusura del ufficio postale locale. Sembrerebbe che ad ogni giro d’orologio Poste italiane voglia privare i cittadini di quel territorio del servizio in questione.

Il PD di Castelforte vuole ricordare a Poste italiane che, il TAR del Lazio, attraverso la sentenza n. 1117 del 29 gennaio 2014, si esprimeva avverso la chiusura dell’ufficio postale nel comune di San Pietro in Guarano (Cosenza), evidenziando che «la direttiva comunitaria ed il decreto legislativo (in particolare articolo 3, comma 5, lettera c) del decreto legislativo n. 261 del 1999 come modificato dal decreto legislativo n. 58 del 2011), hanno posto un particolare accento anche sulle esigenze degli utenti, in particolare delle zone rurali e di quelle scarsamente popolate; esigenze che non avrebbero rispettate col solo criterio di ragionevolezza basato sull’equilibrio economico come presupposto per la permanenza di uffici postali in territori particolarmente disagiati» e che «è quasi superfluo rilevare come nell’ambito di un servizio pubblico l’equilibrio economico non possa assumere la stessa determinante rilevanza che assume nella gestione di una impresa privata».

Evidentemente l’ufficio posta di Suio Alto non può essere chiuso.

La sezione locale del Partito Democratico metterà in campo tutte le proprie forze, anche in sinergia con l’amministrazione comunale, in quanto su certi argomenti non ci si può dividere, affinché siano rispettati i diritti di tutti i cittadini del nostro comune e del nostro territorio. E’ importante anche evidenziare che l’ufficio Postale di Sui Alto potrebbe essere solo il capofila di un disegno che a breve potrebbe coinvolgere anche altre realtà presenti nel sud pontino”.