Come comportarsi quando compare la muffa sul formaggio. Si può mangiare oppure no ? Ecco a cosa prestare attenzione
E’ una delle domande che sorgono spontanee quando comincia a intravedersi un pò di muffa sul formaggio. In queste condizioni, l’alimento è ancora commestibile oppure non va assolutamente consumato per evitare rischi per la nostra salute ? Di seguito, avrete la risposta.

Ma cominciamo da un aspetto importante. Come per altri alimenti, anche per il formaggio attuare le giuste modalità di conservazione è fondamentale per preservarne gusto e qualità per un periodo più o meno lungo in seguito all’acquisto. Generalmente, il luogo privilegiato per la conservazione del formaggio è il frigorifero dove è fondamentale evitare sbalzi di temperatura e contaminazioni con altri alimenti che possano comprometterne la qualità.
Altrettanto importante è la scelta degli involucri. Un formaggio stagionato, ad esempio, non va mai avvolto in una pellicola trasparente in quanto questa copertura rischia di soffocarlo con oli e grassi che possono anche “assorbire” la plastica. E’ preferibile, pertanto, conservare i formaggi più o meno stagionati in fogli di carta alimentare che sì proteggono l’alimento dal contatto con l’aria ma, al contempo, gli consentono di respirare. Carta che è assolutamente necessario rimuovere e sostituire quando comincia a deteriorarsi per il troppo utilizzo.
Quando c’è la muffa sul formaggio si può mangiare ? Ecco la risposta
La conservazione approssimativa di un formaggio stagionato può essere la causa della comparsa di muffa su crosta e superficie. In questo caso è necessario prestare la massima attenzione. Se notate muffe sulla crosta, toglietele utilizzando una spugnetta da cucina e lasciate asciugare a temperatura ambiente. Se la muffa è superficiale, invece, la si può rimuovere tagliando la parte interessata con un margine di sicurezza di 1-2 centimetri.

Se il formaggio ha un odore sgradevole o una consistenza evidentemente alterata, è consigliato non consumarlo soprattutto nel caso si tratti di un formaggio fresco come una mozzarella o una ricotta. Come saprete, vi sono anche formaggi che sono realizzati per sviluppare muffe in superficie le quali contribuiscono alla loro consistenza e al loro sapore. Il Gorgonzola, il Roquefort o il Camembert, ad esempio, sono tre tipologie di formaggi sui quali la presenza di muffa è sicura e contribuisce alla qualità e all’aroma del prodotto.
Insomma, per non correre rischi quando si nota della muffa è importante conoscere il tipo di formaggio e la natura della muffa stessa. Quelle atipiche e più profonde richiedono uno scarto prudenziale. Altre presenti sulla crosta o lievemente sulla superficie possono essere rimosse per poi continuare a godere appieno del gusto del formaggio.





