Bollo auto, super novità per il 2026: cosa cambia

Novità in arrivo per il Bollo Auto. E’ già tutto deciso in vista del 1 gennaio 2026, data in cui diventerà effettivo il nuovo provvedimento

Assicurazione RC, revisione periodica e Bollo auto, queste le tre spese obbligatorie per legge che ogni automobilista deve sostenere con cadenza annuale o biennale.

una calcolatrice e una macchina in miniatura
Bollo auto, super novità per il 2026: cosa cambia – temporeale.info

Il Bollo è certamente la più “detestata”. Si tratta di un’imposta, di importo variabile, che grava sulla proprietà dei veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) indipendentemente dalla loro effettiva circolazione. L’entità del Bollo varia in base alle caratteristiche del mezzo per cui va pagato. Il calcolo dell’importo è comunque uguale per tutti e scaturisce moltiplicando i KW di potenza del mezzo (indicati sul libretto di circolazione) con la tariffa unitaria applicata in base alla sua classe ambientale (Euro 0, Euro 1, Euro 3 etc). Ai criteri di calcolo va aggiunta poi l’addizionale IRPEF della regione di residenza del proprietario.

Quest’ultimo è un particolare di non poco conto. Contrariamente a quanto si crede infatti, il Bollo Auto è un’imposta di tipo regionale la cui riscossione nonché eventuali esenzioni sul pagamento fanno capo proprio alla regioni stesse. E’ proprio a loro che è destinato il nuovo provvedimento varato dal Governo che introduce novità significative sul versamento dell’imposta.

Novità Bollo Auto, cosa cambia dal 1 gennaio 2026

Chiariamo anzitutto un aspetto dirimente. Le modifiche volute dal Governo riguarderanno solo i veicoli immatricolati dal 1 gennaio 2026. Per tutti gli altri, continueranno a valere le disposizioni vigenti sulla riscossione. Ma cosa cambia effettivamente ? Di fatto, chi acquista una nuova auto sarà tenuto a pagare il primo bollo entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione.

Poniamo un caso pratico. Se un’auto, ad esempio, viene immatricolata il 4 marzo 2026, il proprietario ha tempo per pagare il suo primo bollo entro il 30 aprile successivo. Per gli anni seguenti, invece, la tassa andrà saldata entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione. Riprendendo l’esempio citato, entro il 31 marzo 2027, 2028 e così via. Un sistema più snello rispetto a quello precedente e che è già attivo in due regioni italiane, Lombardia e Piemonte.

Non è questa l’unica novità che riguarda il bollo con il nuovo anno. Dal 2026 non sarà più possibile pagarlo con un’altra modalità che non sia quella del versamento in un’unica soluzione. Una modifica non certamente positiva soprattutto per coloro che acquistano un’auto di elevata potenza (e quindi soggette a un bollo più elevato) che non potranno pertanto usufruire di eventuali frazionamenti sul pagamento stabiliti dalla regione di residenza.

Infine, un cambiamento importante riguarderà i veicoli sottoposti a fermo amministrativo. Se finora erano esentati dal pagamento del bollo, dal 1 gennaio 2026 dovranno anch’essi pagare la tassa con gli importi stabiliti prima che venisse inibita la circolazione del mezzo.

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