Gaeta / Panapesca, da fabbrica a centro commerciale. Ok della Regione alla trasformazione

Attualità Economia Gaeta

GAETA – Da fabbrica a centro commerciale. Arriva l’ok della Regione Lazio alla trasformazione di parte dello stabilimento dell’ex Panapesca di Gaeta in centro commerciale. Il parere decisivo è stato espresso nei giorni scorsi da Manuela Manetti, direttore del settore Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti della Regione Lazio: prevede l’esclusione della variante sull’area di Arzano Sud dalla procedura di Vas (valutazione ambientale strategica).

La determina consente di evitare il responso di 8 enti diversi. Procedura infinita che avrebbe fatto scappare gli investitori che pensano di realizzare un supermercato, uno store di elettronica ed altri negozi. Cambiano le prospettive anche per i 46 ex dipendenti dello stabilimento ittico situato in località “La Piaia”. Sono in cassa integrazione dal 2013 ed attualmente senza più tutele giuridiche.

Involuzione occupazionale partita da 145 addetti e conclusasi di fatto con la chiusura dello stabilimento. Le istituzioni locali hanno tentato di risalire la china attraverso la variante esecutiva del piano volumetrico del “Comparto A” – area portuale, deliberata dal Consorzio Industriale Sud Pontino e recepita con delibera del consiglio comunale di di Gaeta del 27 dicembre 2012.

Non si è sottratto il sindaco Cosmo Mitrano. lo scorso 18 marzo aveva riunito ad un tavolo tecnico consorzio industriale, camera di commercio e sindacati (Eugenio Siracusa per Flai Cgil e Luca Lombardo per Uila Uil). Nell’accordo si prevede tra l’altro che il diritto di assunzione nella futura struttura privilegi gli ex lavoratori, tenendo conto dei “monoreddito”, dei carichi familiari e dell’anzianità di servizio.

Come cambierà il sito della “Salata”? È previsto un riassetto fondiario dei lotti 1 e 4, con una superficie di circa 15.000 metri quadri. Le volumetrie si abbasseranno dalle attuali 96,5 a 67 migliaia di metri cubi, con una riduzione di oltre il trenta per cento, attraverso la demolizione e ricostruzione di fabbricati per una altezza massima di 10 metri.

Il comune entrerà inoltre in possesso di oltre tremila metri quadrati, sui quali sono previsti pista ciclabile, adeguamento della sezione stradale di via Lungomare Caboto (marciapiedi e spazi pubblici) e oltre 100 metri quadri per la realizzazione di un fabbricato a servizio del quartiere.