IMU, arriva un duro colpo per gli italiani: ora siamo tutti tenuti a farlo

Importantissima pronuncia della Cassazione sull’IMU. Ora diventa davvero obbligatoria per tutti

Si avvicina la data del nuovo pagamento per l’IMU, l’Imposta Municipale Unica che grava sul possesso dei beni immobiliari. Martedì 16 dicembre sarà l’ultimo giorno per mettersi in regola con il versamento di una tassa per la quale, come per altre imposte, sono in vigore agevolazioni ed esenzioni dal pagamento.

casa in miniatura di cartone con scritta IMU
IMU, arriva un duro colpo per gli italiani: ora siamo tutti tenuti a farlo – temporeale.info

E’ proprio su un caso di mancato pagamento dell’IMU che si è recentemente pronunciata la Cassazione con un provvedimento destinato fare chiarezza su un obbligo spesso disatteso. La Suprema Corte ha sentenziato sul caso di una SRL in liquidazione la quale aveva ricevuto un avviso di accertamento dal Comune per il mancato pagamento dell’IMU su alcuni edifici di proprietà.

Il curatore fallimentare dell’azienda ha impugnato l’atto adducendo che sugli immobili in questione non poteva gravare l’IMU in quanto sottoposti a sequestro e, pertanto, non utilizzabili e con nessun valore commerciale. Una strategia difensiva che si è rivelata fallimentare. Sia la Commissione Tributaria regionale che quella provinciale hanno rigettato l’istanza sulla quale ha sentenziato anche la Cassazione.

La sentenza della Cassazione sull’IMU ribalta tutto: va pagata anche in questi casi

Con la sentenza numero 27017/2025, la Suprema Corte ha stabilito in via definitiva che l’IMU va versata anche in caso di possesso di immobili non abitabili, privi di agibilità e soggetti a procedura giudiziaria (abusivismo o demolizione). Di fatto, basta l’iscrizione di un immobile al catasto edilizio urbano per far scaturire l’obbligo di pagamento dell’imposta che prescinde dalla agibilità/utilizzabilità dell’immobile stesso.

Nonostante questo assunto di fondo, permane la possibilità di usufruire di una riduzione del 50% del costo dell’IMU qualora l’edificio sia davvero non agibile o abitale. Per applicare questa agevolazione è necessario comunque che le situazione oggettiva dell’immobile venga adeguatamente documentata. Si pensi, ad esempio, a edifici e abitazioni che presentano cedimenti o pericoli strutturali. In questi casi, l’IMU non può essere pagata per intero ma permane lo stesso l’obbligo di assoggettamento alla tassa in quanto – come ribadito dalla Cassazione – ciò che è rilevante è l’esistenza materiale dell’immobile come costruzione.

 

Lo stesso orientamento vale per gli edifici destinati alla demolizione. Per la Corte, anche una procedura di abbattimento non esonera dal versamento dell’IMU che va saldata almeno fino a quando l’immobile non venga effettivamente demolito e continui a esistere come fabbricato. Solo nel momento in cui la demolizione viene completata, l’edificio cessa di essere una costruzione con il proprietario comunque che resta obbligato ad assolvere le imposte che ricadono su un’area edificabile.

In definitiva, in estrema sintesi, finché un immobile esiste, l’IMU va sempre pagata dai proprietari siano essi persone fisiche o società. Un obbligo che la Cassazione ha ribadito dando anche indirettamente il via libera ai Comuni per recuperare mancate somme non riscosse per edifici non agibili o gravati da procedimenti giudiziari.

 

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