Sentenza storica, ora è possibile vedere così il calcio in tv

La giustizia si pronuncia su un tema piuttosto sentito, quello della trasmissione televisiva delle partite: cambia tutto, la svolta inattesa

Quella di vedere le partite di calcio in tv è una abitudine che hanno svariati milioni di italiani. Una passione impossibile da contenere, per quello che è praticamente da sempre lo sport più amato nella nostra nazione. Ma si tratta di un tema che nel corso degli anni, specialmente di recente, ha sollevato sempre notevoli discussioni.

Calcio in tv
Sentenza storica, ora è possibile vedere così il calcio in tv – Temporeale.info (fonte: © ANSA)

Inevitabilmente, il dibattito è stato cospicuo sulla questione del costo degli abbonamenti in pay per view, salito progressivamente. I prezzi elevati imposti dai broadcaster hanno scatenato non poche polemiche e la risposta di molti è stata il ricorso alla pirateria.

Il tema si è spostato anche sulla trasmissione degli eventi calcistici nei bar e nei pub, un’altra abitudine consolidata, che però ha iniziato a scemare negli ultimi tempi, visto che anche per i gestori di detti esercizi i costi hanno iniziato a essere particolarmente gravosi. Sono fioccate le disdette dei pacchetti cosiddetti business, a cifre più sostenute rispetto a un abbonamento ‘tradizionale’. Ma una recente sentenza della giustizia può cambiare improvvisamente gli scenari.

Calcio in pay tv nei bar e nei pub, il verdetto della Corte di Cassazione: quando è consentito con un abbonamento privato

Ci sono casi in cui il calcio in pay tv può essere trasmesso nei bar e nei pub con un abbonamento privato e non business.

Tifosi al bar
Calcio in pay tv nei bar e nei pub, il verdetto della Corte di Cassazione: quando è consentito con un abbonamento privato – Temporeale.info (fonte: © ANSA)

Il tutto emerge da una sentenza della Corte di Cassazione, per la precisione la recente pronuncia numero 30279. Il verdetto attiene al caso che era stato sollevato contro una pizzeria di Reggio Calabria che nel 2020 aveva trasmesso una partita con una tessera pay tv per uso domestico e non business. In secondo grado, il titolare era stato condannato per violazione del diritto d’autore.

Tuttavia, la Cassazione è intervenuta, in terzo grado, rinviando nuovamente la sentenza alla Corte d’Appello. Il motivo è semplice: non era stato accertato che la trasmissione fosse avvenuta per ottenere un lucro economico. Secondo la Cassazione, dunque, in casi del genere si deve valutare volta per volta la sussistenza del lucro stesso, che non può essere presunto, ma dunque va dimostrato che in tal modo si siano attirati più clienti e ci sia stato un maggiore incasso.

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