Si può andare in pensione a 60 anni in Italia? Da oggi sì, è cambiato tutto dopo il nuovo ddl che propone anche il riscatto della laurea: tutti i dettagli
C’è stato grande interesse nei confronti del disegno di legge che ha proposto il riscatto degli anni di laurea a circa 900 euro per anno. Si tratta di un costo contenuto e l’obiettivo principale del provvedimento è quello di garantire l’accesso alla pensione già a partire dai 60 anni per personale scolastico e docenti. Offre, quindi, uno strumento concreto per la valorizzazione della carriera.

E’ noto come ddl Bucalo ed è stata presentata dalla senatrice Carmela Bucalo. Nasce da un’iniziativa dell’Anief ed è stata promossa da una petizione, che ha raccolto quasi 120 mila firme. E’ un dato che evidenzia la tematica dei lavoratori dell’ambito scolastico che sono sottoposti a stress, burnout, pressione lavorativa.
Ma cosa prevede questo ddl Bucalo? I docenti, dirigenti scolastici e personale Ata possono riscattare gli anni di studi universitario con aliquota ridotta al 5%. Significa che ogni anno universitario, per soli 900 euro, può essere convertito in contributi previdenziali. Con le attuali modalità di riscatto servono circa 6.076 euro: una bella differenza che semplifica il percorso per arrivare alla pensione anticipata e riduce i soldi da pagare e il tempo necessario per l’accumulo dei contributi.
Il ddl Bucalo per andare in pensione a 60 anni
Inoltre, riconosce il percorso universitario importante anche ai fini previdenziali e non solo come esperienza educativa e culturale. Porta quindi valorizzazione al percorso degli insegnanti e del personale scolastico. Questo provvedimento interessa a circa 1,2 milioni di lavoratori di scuola e ricerca. L’obiettivo è quello di offrire un’alternativa concreta per chi, per varie motivazioni, decide di lasciare il servizio senza subire penalizzazioni economiche.

Il noto portale ‘Brocardi’ ha fornito un esempio interessante: “Un docente con laurea quinquennale, riscattando cinque anni di studi universitari al costo complessivo di 4.500 euro, sarebbe possibile ottenere la pensione anticipata dopo poco più di 37 anni di contributi per gli uomini e poco più di 36 anni per le donne”. Così è più fattibile andare in pensione a 60 anni.
E’ una riforma previdenziale interessante per la scuola, per garantire più valore professionale agli insegnanti e creando uno strumento che coincida con le esigenze e il piano pensionistico per gli insegnanti. Insomma, una bella mossa per chi ha intenzione di chiudere la carriera in anticipo.