Il Governo pianifica un intervento sui salari in vista della prossima Manovra. Ecco dove si pensa di intervenire per alleggerire il carico fiscale che grava sui lavoratori
Fine estate con una serie di rincari (gli ennesimi) per gli italiani. Codacons ha stimato in 416 euro di media, il surplus di spesa che attende le famiglie fino a fine anno per il nuovo possibile aumento delle bollette di luce e gas e dei beni alimentari.

Un ulteriore aggravio dei costi che andrà influire inevitabilmente sulle capacità di spesa delle famiglie, ormai purtroppo abituati a simili scenari che si ripetono più volte anche nel corso dello stesso anno. Per consentire una ripresa del potere di acquisto degli italiani, il Governo sta pensando di inserire dei provvedimenti ad hoc nella prossima Manovra. Una serie di misure, ancora in fase di studio, che hanno tutte l’obiettivo di ridurre il carico fiscale che grava sui salari.
Le ipotesi sono molteplici. Il ministro Antonio Tajani, nonché vicepresidente del Consiglio, intervenendo in un evento degli imprenditori di Assolombarda ha proposto una possibile detassazione della tredicesima. Un azzardo, al momento, rispetto ad altri interventi sui quali il Governo è al lavoro da tempo.
Le proposte del Governo sui salari: riduzione delle aliquote e straordinari, cosa può cambiare
Il primo riguarda la riduzione di due punti dell’aliquota IRPEF, dal 35 al 33%, sullo scaglione tra 28mila e 50mila con possibile estensione dello stesso fino a 60.000€. Il taglio dell’IRPEF è una priorità per Forza Italia e Fratelli d’Italia. E’ al vaglio della maggioranza anche la proposta di incentivi per la defiscalizzazione dei contratti di lavoro scaduti da abbinare alla detassazione dei salari più bassi, quelli tra i 7,5 e i 9€ l’ora.

Attenzione anche alle proposte per quanto riguarda gli straordinari sul lavoro. L’obiettivo in quest’ambito – riferisce Ansa – è quella di favorire una flessibilità oraria con doppio beneficio sia per il lavoratore (con un maggiore guadagno) sia per le imprese che possono usufruire di maggiori disponibilità durante i periodi di picco produttivo. In che modo si arriva al beneficio ? Con la possibile istituzione di una flat tax che andrebbe a impattare esclusivamente sulla parte variabile dei salari con un’aliquota ad hoc ancora da definire.
Tutte misure che, sulla carta, possono arrecare benefici ma per le quali vanno reperiti fondi adeguati nelle prossime settimane. Il ministro Giorgetti, con pragmatismo, non ha nascosto che gli interventi prioritari per la prossima Manovra andranno commisurati alle effettive risorse a disposizione. La strada sembra in salita con stime incerte sulle quali influiscono anche le spese già previste che l’Italia si è impegnata a fare con la Nato per difesa e sicurezza.