Prime polemiche per Carlo Ancelotti, il Ct del Brasile finisce sotto attacco: la sua decisione che ha generato notevoli discussioni
E’ tempo di qualificazioni ai Mondiali del 2026, con gare importanti lungo il percorso che può condurre alla manifestazione della prossima estate che si svolgerà tra Canada, Stati Uniti e Messico. Le difficoltà dell’Italia sono note, gli azzurri devono provare a salvare il salvabile e a non fallire per la terza volta di fila la qualificazione. Ma anche le altre big sanno di non dover sbagliare. Grande attenzione per quanto concerne il Brasile, che da troppo tempo manca dai vertici iridati.

La nazionale verdeoro sta vivendo un periodo storico decisamente complicato, in cui fatica a riproporsi ai livelli cui ci ha abituato. Ultimo trionfo al Mondiale nel 2002, da allora soltanto un accesso in semifinale, nel 2014, nel mondiale casalingo chiuso al quarto posto. Non casuale, la scelta di affidarsi a uno come Carlo Ancelotti, che sa bene come si vince.
Dopo aver vinto tutto con i club, l’allenatore emiliano cerca gloria anche alla guida di una nazionale, per mettere la ciliegina sulla torta a una carriera leggendaria. Brasile già sicuro della partecipazione al Mondiale, blindata già a giugno, con un’altra vittoria ottenuta contro il Cile, per 3-0, mantenendo l’imbattibilità nel girone unico sudamericano, giunto ormai quasi alla conclusione. E questo, nonostante una decisione da parte del Ct che ha fatto molto discutere.
Brasile, Ancelotti lascia fuori Neymar e spiega: “E’ una scelta tecnica”
Infatti, nell’elenco dei convocati del Brasile per questa tornata di gare, non c’era il nome di Neymar. L’asso del Santos è stato escluso e la cosa ovviamente non è passata sotto silenzio, date le aspettative dei tifosi che vorrebbero rivederlo alla guida della Selecao per andare all’assalto del Mondiale.

La polemica è sorta soprattutto perché la Federcalcio brasiliana aveva associato la mancata convocazione di Neymar alle sue condizioni fisiche. Invece, Ancelotti ha smentito pubblicamente questa versione, chiarendo la natura della sua decisione. “Non c’entrano gli infortuni, la mia decisione si basa su ciò che sta facendo in campo – ha spiegato – E’ stata una scelta tecnica, fermo restando che il valore del giocatore non è mai stato in discussione”.
Intanto, come detto, anche senza Neymar, per adesso, il Brasile vola. Riuscirà il fuoriclasse a ritornare nel grande giro, per provare a conquistare insieme ai suoi compagni quel titolo che non ha mai raggiunto?