Ecco gli alimenti più a rischio se non si rispetta la data di scadenza, allarme da non sottovalutare affatto: tenete a mente questo elenco
E’ molto importante, come sappiamo, stare attenti alla nostra alimentazione. E dunque, fare la spesa con buona cadenza per assicurarsi di avere tutto ciò di cui abbiamo bisogno a casa per nutrirci adeguatamente per i vari pasti della giornata. Ma a volte, capita anche di farsi prendere un po’ la mano e acquistare troppi alimenti, o di dimenticarci gli stessi in dispensa, portandoli dunque a data di scadenza e anche oltre.

Per quanto riguarda alcuni alimenti, ci si chiede costantemente se possano essere pericolosi o meno per la nostra salute, se consumati oltre quella data fatidica. In realtà, non è sempre così, dato che a volte l’indicazione della data di scadenza riguarda più che altro la qualità del prodotto stesso e non la sicurezza nel consumarlo. Anche per questo, relativamente ad alcuni cibi, si legge la dicitura “consumare preferibilmente entro“, piuttosto che “consumare entro”.
Per alcuni alimenti, invece, è piuttosto tassativo consumarli entro quella data stabilita, per evitare di avere problemi di salute. Andiamo a vedere quali sono le indicazioni per quei cibi che possono essere soggetti a particolare deperimento.
Latte e derivati, uova e non solo: periodo di scadenza e cosa fare quando viene superato
Di sicuro, si farebbe bene ad attenersi sempre a questo tipo di indicazioni per latte e derivati, specialmente se parliamo di formaggi freschi.

In questo tipo di elementi, infatti, la crescita dei batteri avviene piuttosto rapidamente e una volta che il cibo è deteriorato, è bene buttarlo immediatamente per non correre rischi. In genere, si consiglia di consumare il tutto entro una settimana.
Stesse tempistiche, per quanto riguarda anche le uova sode. Le uova fresche possono durare dalle tre alle cinque settimane, ma se conservate in frigorifero alla giusta temperatura potrebbe essere possibile consumarle anche in seguito, se non si sono visibilmente deteriorate. Ci sono tempi decisamente più stretti per le verdure e per gli avanzi, che hanno una durata soltanto di pochi giorni. In questo caso, se li si consuma successivamente è elevato il rischio di una intossicazione alimentare. Dopo la loro data di scadenza, è bene disfarsi anche dell’olio da cucina (sei mesi dopo l’apertura) e delle olive in barattolo (due settimane dall’apertura).