Botulino: le nuove regole del Governo sulle zuppe pronte

Ci sono delle nuove regole da rispettare da parte del Governo sulle zuppe pronte per combattere il botulino, protagonista della cronaca italiana in questa calda estate

In diverse zone d’Italia si sono sviluppati tanti casi di botulino. Una malattia rara che ha aumentato, appunto, i casi in questa estate. In Calabria sono arrivate nuove segnalazioni con ben 30 persone intossicate in un villaggio turistico di Nicotera Marina, nel Vibonese. Per loro è stato necessario il ricovero in ospedale, anche i bambini dai 2 ai 4 anni hanno accusato un malore.

Ospedale
Botulino: le nuove regole del Governo sulle zuppe pronte (Pixabay) temporeale.info

Al centro antiveleni di Verona, invece, arrivano almeno quattro chiamate al giorno. Il direttore del centro, Giorgio Ricci, ha detto: “Il botulino ha sostituito il ragno violino dell’anno scorso. Con l’allerta diffusa abbiamo raddoppiato le chiamate, da 1-2 a 4-5 al giorno. Oltre ai consueti avvertimenti sulle conserve casalinghe, merita anche non sottovalutare l’uso estetico”.

Il Ministero della Salute ha diramato una serie di indicazioni riguardo il consumo di zuppe pronte di verdure, legumi e cereali vendute nei supermercati. Devono essere consumate dopo un’ebollizione della durata di 3 minuti, mentre per le vellutate può durare 1 minuto. Si tratta di nuove direttive dopo la morte di un’anziana signora che aveva consumato una zuppa di verdure pronta.

Nuove direttive per le zuppe già pronte

La dicitura recitava “far bollire il prodotto per almeno 5 minuti”. Mentre la nuova direttiva diminuisce il tempo di ebollizione, sia per le zuppe, sia per le vellutate. L’Istituto superiore della sanità ha invitato quindi le aziende a modificare la dicitura generica. Si tratta di prodotti molto amati dai consumatori, perché non contengono additivi e mantengono abbastanza le caratteristiche organolettiche.

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Botulino: le nuove regole del Governo sulle zuppe pronte (Pixabay) temporeale.info

L’ISS, però, ritiene che la pastorizzazione non è abbastanza per disattivare le spore di Clostridium botulinum, che possono essere presenti e produrre la pericolosissima tossina. La sicurezza microbiologica non è assicurata, perché è previsto che le zuppe siano conservate a temperature inferiori ai 6 gradi.

Spesso le temperature dei frigoriferi sono un pochino più alte e vanno considerate anche quelle del tragitto dal supermercato alla casa. Stando a quanto riferito dal portale ‘Il Fatto Alimentare’, questo cambiamento viene fatto per combattere la brutta piega del botulino con i numerosi casi in Italia negli ultimi mesi. E’ chiaro che bisogna prestare molta attenzione e seguire tutte le direttive del Ministero della Salute per evitare sgradevoli sorprese.

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