Ladri in casa: arrivano informazioni utili al cittadino. Ecco cosa si può fare e cosa no. Chi sgarra può pagarla a caro prezzo, i dettagli
Durante l’estate i furti nelle abitazioni si moltiplicano per ovvie ragioni. Quando le città si svuotano e sono tutti in vacanza, è il momento perfetto per i delinquenti di agire in maniera indisturbata. Hanno così campo libero nello svaligiare l’appartamento del malcapitato di turno. Un vero e proprio incubo che – specialmente nel mese di agosto – si sussegue anno dopo anno.

E quest’estate, naturalmente, non ha fatto eccezione. Sono diverse le segnalazioni e denunce arrivate, da Nord a Sud, di intrusi intrufolatisi nei domicili. In molti scoprono l’amara sorpresa una volta rientrati dai luoghi di villeggiatura. Per altri, invece, l’incubo è ancora peggiore. Si stanno diffondendo, sempre di più, i furti con persone in casa. I malviventi non si fanno scrupoli ad entrare nelle abitazioni, pur se la vittima è dentro. Brandendo magari qualche arma.
Ladri in casa, ecco cosa si può fare e cosa no secondo la legge
L’incubo dilaga e la mente di molti va ad una domanda precisa: cosa si può fare se ci si imbatte in un ladro nella propria dimora? Quale cosa è consentita dalla legge e quale meno? Su questi quesiti è bene soffermarci e fare tutte le specificazioni del caso.

Quando ci si trova un delinquente in casa è anche normale pensare di essere dalla parte della ragione e utilizzare qualsiasi metodo – lecito o no – per farsi giustizia. Ma non va sempre così ed è bene fare attenzione, altrimenti la si può pagare cara. Il danno oltre la beffa. Naturalmente uccidere è un reato se non in casi estremi di legittima difesa. Questo lo sanno anche i sassi. Ma ci sono anche altre cose che non si possono fare se ci si trova un intruso nel proprio appartamento.
Come ad esempio usare la forza fisica o tramite un’arma per recare del male fisico al ladro. Lo si può fare in una sola eventualità: per legittima difesa e se lo sgradito ospite sta mettendo a repentaglio l’incolumità delle persone presenti. In altre parole si può colpire il ladro solo se quest’ultimo minaccia i presenti con un’arma. In questo caso – e solo in questo – è permesso rispondere. Per il resto no. Anche se si ha un’arma legittimamente in casa non si ha carta bianca per usarla.
Insomma se il ladro sta fuggendo o si limita a rubare senza minacciare nessuno, non è lecito sparare o colpirlo. Lo stesso per i beni materiali. Non si può ricorrere alla violenza per proteggerli! In caso di superamento dei limiti si parla di eccesso colposo nella legittima difesa e le conseguenze possono essere tremende: dalle sanzioni fino alla reclusione. Diverso è il discorso per l’intimidazione. Si può minacciare l’intruso puntandogli contro un’arma o un coltello solo se vi è intenzione di farlo allontanare e desistere. Senza però mai passare all’azione.