Conto corrente, evita di commettere questo errore: rischi grosso

Una serie di operazioni effettuate sui conti correnti possono favorire i controlli del Fisco e un conseguente accertamento sull’intestatario. Ecco le più gettonate

Sta per terminare il mese di tregua estivo, dal 1 al 31 agosto, durante il quale l’Agenzia delle Entrate sospende l’invio di atti ai contribuenti su eventuali anomalie e inadempienze riscontrate nelle sue attività di controllo.

tre banconote un paio di occhiale e una matita
Conto corrente, evita di commettere questo errore: rischi grosso – temporeale.info

Controlli – è bene che lo sappiate una volta per tutte – che il Fisco può effettuare anche sui conti correnti personali se si presentano una serie di condizioni/anomalie che inducono ad agire. Tra queste vi rientrano le possibili incongruenze tra dichiarazioni dei redditi/patrimonio posseduto e le giacenze sui conti, le segnalazioni sull’intestatario da parte della banca o di un altro ente e, ovviamente, le transazioni sospette.

Accertate le anomalie, l’ente accertatore può porre sotto la sua attenzione numerose operazioni che vengono effettuate sui conti correnti. Operazioni anche di natura lecita ma tali da destare sospetti in quanto collegate a fattispecie perseguibili anche penalmente come l’evasione fiscale e il riciclaggio.

Conto Corrente, ecco le operazioni monitorate con i controlli

Evasione e riciclaggio che risultano possibili se si effettuano versamenti cospicui e ripetuti di denaro sul conto. Altrettanto sospetti possono risultare i depositi frazionati spesso anche con gli stessi importi e con cadenze regolari. Una situazione ulteriore di allerta per il fisco è anche l’utilizzo del conto per prelievi immediati e senza nessun accumulo di fondi, indizio ulteriore di possibili movimentazioni sospette.

simbolo dei soldi
Conto Corrente, ecco le operazioni monitorate con i controlli – temporeale.info

Dicevamo sopra del controllo incrociato tra la congruità dei depositi effettuati e il profilo fiscale dell’intestatario del conto corrente. Se vi sono anomalie tra reddito/patrimonio dichiarato e giacenze ingenti sui conti, l’Agenzia delle Entrate può attivarsi per accertare provenienza di quest’ultime, chiedendone spiegazione all’intestatario che dovrà fornire tutte le prove del caso anche se il conto è cointestato.

Controlli inevitabili anche sui trasferimenti di denaro provenienti dall’estero, i quali sono vincolati già a comunicazione obbligatoria per importi superiori ai 5000 euro. In questi casi, il check è sempre previsto per il rischio elevato di riciclaggio connesso a questo tipologia di transazioni che spesso possono finire anche in cinti intestati a prestanome. Infine, paradossalmente il Fisco può essere indotto a controllare i conti anche in assenza di operazioni. Si può presupporre, infatti, che l’intestatario disponga di ulteriori risorse non dichiarate e tali da preludere a un possibile caso di evasione.

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