Ha richiamato un prodotto da parte del Ministero della Salute, non si può mangiare anche se lo hai in casa: c’è stato un brutto errore
Il Ministero della Salute è sempre molto attento alle condizioni del cibo che i cittadini devono consumare. Mangiare è sempre una bellissima esperienza, soprattutto quando si deve cucinare qualcosa di buono. Magari un bel primo piatto, oppure un secondo con un contorno con un po’ di pane. Non bisogna sottovalutare il fatto che ci siano spesso delle commissioni da fare.

Non si può quindi dedicarsi sempre a cucinare. Magari c’è chi deve lavorare, o chi ha altre commissioni, magari lo studente che non ha molto tempo o che non è capace: e allora si va di pasta col tonno, o con il pesto e panini con vari salumi. Quindi qualcosa di sbrigativo, senza troppi complimenti e che possa togliere questo impegno il prima possibile.
Poi ci sono degli alimenti che sono buonissimi e che inevitabilmente in casa non possono mai mancare. Come per esempio il formaggio d’alpeggio, molto gustoso, e magari anche dei grissini che se accompagnati a dei salumi e a del formaggio, appunto, fanno la loro figura in un eventuale pranzo, cena oppure aperitivo.
Doppio richiamo da parte del Ministero della Salute
Sono arrivati due richiami da parte del Ministero della Salute e dei supermercati gros Cidac. Un formaggio d’alpeggio per rischio microbiologico e dei grissini per errore di confezionamento. Il lotto di formaggio saporito d’alpeggio è a marchio Tessaro, il motivo è la presenza di Listeria monocytogenes.

Il prodotto in questione è venduto in forme intere da circa 5,5-6 kg con numero di lotto L.25085. A scopo precauzionale, è meglio consegnarlo al punto vendita d’acquisto. Poi c’è stato il richiamo precauzionale per un lotto di grissini artigianali alla cipolla a marchio Panificio Bovio. La ragione è perché è possibile che ci siano i grissini con le noci al posto di quelli alla cipolla per un errore di confezionamento.
E’ venduto in formato da 200gr con numero di lotto G25 e il termine di conservazione è 30/11/25. Il consiglio è quello di non consumare i grissini con quel numero di lotto indicato. Chi li ha acquistati, proprio come il formaggio, può restituirli al punto vendita, come riferito dal portale ‘Il Fatto Alimentare’ sempre attento a queste particolari situazioni.