È proibito fare pipì in mare: il clamoroso divieto è legge, ecco dove

Se vai al mare in queste località, non puoi fare pipì in mare: lo dice la legge, ecco dove è severamente proibito

Per qualcuno è una normale abitudine, per altri un rimedio in situazioni di emergenza, per altri ancora un comportamento incivile e da evitare a ogni costo. In ogni caso, fare pipì in mare non è una novità per tantissime persone, in Italia e non solo. Eppure, non tutti sanno che esistono località in cui l’atto di espletare i propri bisogni è non solo vietato, ma può anche essere punito severamente dalla legge. E non solo per una questione di buon costume, ma per un motivo ben più serio di quanto si possa pensare.

Ragazzi si tuffano di corsa in mare
È proibito fare pipì in mare: il clamoroso divieto è legge, ecco dove (Pixabay) – Temporeale.info

Al fine di sgombrare il campo da equivoci, possiamo subito chiarire che in Italia non esiste ancora alcuna legge che vieti espressamente di fare pipì in mare. Se sei quindi in procinto di partire per le vacanze e hai optato per una delle nostre splendide località marittime, non hai bisogno di preoccuparti: dal punto di vista legale, non rischi nulla a ‘lasciarti andare’ mentre fai il bagno.

Diverso il discorso in altri paesi europei, dove invece esistono località in cui è espressamente vietato fare pipì in acqua, e non senza ragione. Anche se ci può sembrare una cosa naturale, la nostra urina può infatti causare danni importanti all’ambiente, alcuni dei quali potenzialmente irrisolvibili.

Vietato fare pipì in mare: ecco dove la legge lo proibisce e per quale motivo

L’evacuazione fisiologica in mare è stata vietata espressamente dall’articolo 13 della Deputación Provincial de Coruña. Dal 2025, sulle coste della Galizia non si potrà quindi fare pipì in mare. Non una novità assoluta, peraltro: già diversi anni fa, nel 2012, una decisione uguale era stata presa dal comune di Concello de Guarda, sul confine con il Portogallo, mentre lo scorso anno era toccato a Marbella, in Andalusia, istituire un divieto simile.

Ma qual è il motivo dietro queste limitazioni all’evacuazione in acqua? Per quale motivo tutti questi comuni spagnoli hanno deciso di proibire a turisti e cittadini di poter espletare i propri bisogni nel mare?

Persona in piedi in riva al mare
Divieto di fare pipì in mare: ecco il motivo (Pixabay) – Temporeale.info

Per quanto possa sembrare strano, il motivo non riguarda nulla di moralistico né di legato al buon costume e all’educazione. Il problema è ben più serio, ed è di carattere ambientale. Come sottolineato dalle ordinanze, la nostra urina contiene componenti di scarto che possono causare contaminazione dell’acqua e danneggiare la fauna e la flora marina, specialmente nei casi di overtourism e sovraffollamento balneare.

Questo non solo per alcuni dei componenti naturali dell’urina, ma anche per quelli chimici, come i residui di farmaci (o di droghe e altre sostanze tossiche), che possono influire negativamente su molti aspetti della biodiversità marittima, come ad esempio la corretta riproduzione delle piante.

Tutto questo senza considerare il fenomeno dell’eutrofizzazione, la concentrazione di azoto e fosforo nelle nostre acque, dovuta in buona parte ai residui di componenti chimici, come detersivi o cosmetici, ma che può essere generato o peggiorato anche dall’urina umana.

Anche per questo motivo, in zone in cui la biodiversità è elevata, è necessario utilizzare maggiori precauzioni, a costo di limitare la libertà dei bagnanti. Il tutto contando sulla complicità degli stessi turisti e di chi decide di tuffarsi in acqua, visto e considerato che i controlli non possono verosimilmente essere stringenti come forse sarebbe necessario.

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