Nuova svolta per la droga dello stupro nei cocktail! Arriva il tatuaggio che ti salva se ne finisci vittima, ecco come funziona
Quante volte – soprattutto quando ci si reca in discoteca e nei locali – si è temuto di essere vittima del malintenzionato di turno? Basta un attimo di distrazione, fatale, per veder finire nel proprio cocktail sostanze o droghe, facendone uso in maniera inconsapevole, diventando preda dei delinquenti. Una paura che riguarda – per ovvie ragioni – maggiormente le donne, ma in maniera generale anche gli uomini.

Tra le peggiori sostanze in cui imbattersi c’è sicuramente il GHB, acronimo della cosiddetta “droga dello stupro” conosciuta anche come “ecstasy liquida” o “Gina”. Ha anche una emoji di riferimento, con la quale la si identifica in chat, ovvero un diamante. Resta molto difficile da identificare in quanto è incolore e insapore ma i suoi effetti possono essere devastanti. Una volta sciolta nel bicchiere della vittima, infatti, lo stupratore deve solo attendere che il corpo diventi inerme per poi abusarne.
Arriva la svolta, il tatuaggio salva dalla droga dello stupro nei cocktail!
In tal senso, però, nelle ultime ore hanno cominciato a trapelare segnali incoraggianti. Pur non essendo possibile ancora riconoscere la presenza di GHB prima che faccia effetto, è arrivata una svolta significativa. Ovvero un tatuaggio anti-violenza, direttamente dalla Corea del Sud.

Per la precisione, come riportato da Tgcom24, gli scienziati del Korea Research Institute of Bioscience and Biotechnology hanno trovato questa soluzione efficace per riconoscere quando si è in prossimità di una bevanda contaminata dalla droga dello stupro. Il tatuaggio è adesivo e cambierà immediatamente colore in prossimità di GHB. Basta sfiorare il drink o immergere un dito in esso per fare il test. L’efficacia è stata riscontrata con qualsiasi tipo di liquido. Gli scienziati coreani, infatti, hanno contaminato whisky, vodka, birra, caffè e anche altre bevande, e in ogni caso il risultato è stato il medesimo.
Il tattoo camaleontico anti-stupro può essere staccato dalla pelle ma resta impresso su di essa per ben trenta giorni, dando dunque modo di provare l’effettiva contaminazione. Una trovata che può sicuramente proteggere le vittime da una brutta esperienza. Intanto, lo ricordiamo, ad oggi il GHB può essere usato solo come farmaco con prescrizione medica, in casi di narcolessia o dipendenza dall’alcol.