Scaricare l’acqua del WC è un gesto che compiamo più volte ogni giorno. Ma sapete quanta acqua consumiamo ? E’ una quantità assurda
Il dato pubblicato dall’Osservatorio Internazionale Waste Watcher sulla quantità di acqua sprecata nell’ambito dei consumi alimentari è inquietante. Stando al report pubblicato nel 2024, ogni anno in Italia vengono sprecati 151,469 miliardi di litri di acqua insieme al cibo.
Una quantità davvero enorme che si somma a quella dispersa a causa di reti di distribuzione fatiscenti e obsolete. Una situazione infrastrutturale drammatica che non ci ha precluso comunque un primato. L’Italia è infatti al primo posto tra i paesi UE per i prelievi di acqua a uso potabile con una media di 428 litri per abitante al giorno. Un numero elevatissimo anche questo che rende al meglio l’entità dei consumi idrici domestici durante la giornata.
E dove si consuma tanta acqua ogni giorno in casa ? No, non è in cucina bensì in un’altra stanza ovvero il bagno, la stanza adibita all’igiene personale e luogo dove si concentrano i massimi sforzi per le pulizie domestiche. Docce, bagni, lavaggio delle mani, dei denti ma anche acqua che va a riempire i secchi per il lavaggio dei pavimenti e di altre superfici. Senza dimenticare la lavatrice, elettrodomestico idrovoro per eccellenza. Ecco, non ci avete mai pensato ma provate a sommare tutte queste attività e capirete meglio quanta acqua si disperde quotidianamente in bagno.
Quanta acqua consuma lo scarico di un WC ? E’ una quantità enorme
Abbiamo escluso dall’elenco delle azioni che contribuiscono al consumo di acqua in bagno quello “peggiore” di tutti ovvero lo scarico di acqua dal WC. Ebbene, a quanto pare, il 31% del consumo idrico giornaliero domestico dipende proprio dallo sciacquone che disperde nel water una quantità compresa tra i 9 e 12 litri ogni volta che premiamo il pulsante che attiva la cassetta di scarico.
Moltiplicate quella quantità di litri per il numero di volte che utilizzate lo sciacquone e avrete più chiara l’entità del consumo enorme di acqua che deriva da questo gesto sì essenziale ma che si traduce in uno “spreco” di acqua potabile. Come evitarlo ? Al momento, c’è una sola soluzione ovvero il cambio del sistema tradizionale di scarico (quello con la cisterna di accumulo in alto per intenderci) con un altro che consente una diminuzione consistente dei consumi.
La tipologia di impianto a cisterna, presente ancora nella maggior parte della case italiane, può essere rimpiazzata da un sistema di scarico a doppio pulsante che eroga una quantità di 6 o 3 litri. Rispetto all’altro impianto, il sistema a pulsante può portare a un risparmio giornaliero anche del 60% dell’acqua destinata a confluire nell’impianto fognario dal WC.
