Assegno Unico 2025, niente arretrati per queste persone: cos’è successo

Se non fate attenzione potreste perdere il diritto a ricevere gli arretrati per l’Assegno Unico 2025: il motivo è molto semplice

Le problematiche a livello economico, in Italia, negli ultimi anni sono ormai numerose per tutti. C’è una fetta sempre più ampia di popolazione che fa fatica ad arrivare a fine mese e questo si avverte in maniera sempre più distinta. Le difficoltà nel gestire le spese fanno parte integrante, purtroppo, della quotidianità e bisogna in qualche modo correre ai ripari.

Persona che riceve un assegno
Assegno Unico 2025, niente arretrati per queste persone: cos’è successo – Temporeale.info

Tutto questo il governo lo sa e per questo provvede alle misure di sostentamento alle famiglie. Tra queste, il famoso Assegno Unico, cui hanno diritto le famiglie con figli. Per chi ha fatto domanda negli anni precedenti, l’erogazione continua ad avvenire in maniera automatica. Ma c’è un problema che può riguardare diversi milioni di italiani. Alcuni di loro, infatti, potrebbero non ricevere gli arretrati. Per quale motivo? Adesso ve lo spieghiamo.

Assegno Unico 2025, niente arretrati per chi non ha aggiornato il quadro ISEE

Entro il 30 giugno, infatti, le famiglie percettrici di Assegno Unico Universale avrebbero dovuto provvedere ad aggiornare il modello ISEE. Per chi non lo ha fatto, niente arretrati dal mese di marzo in avanti. Ma non soltanto.

Quadro ISEE
Assegno Unico 2025, niente arretrati per chi non ha aggiornato il quadro ISEE – Temporeale.info

Chi non ha provveduto a questo aggiornamento della propria situazione economica, infatti, riceverà soltanto l’importo minimo, pari a 57,5 euro al mese per figlio, invece di poter avere diritto alla cifra massima, che potrebbe anche superare i 200 euro.

Ricordiamo che l’Assegno Unico Universale riguarda tutti i nuclei familiari con figli minorenni, figli disabili di qualsiasi età, figli Under 21 a carico. Non avendo aggiornato l’ISEE entro il 30 giugno, non si potrà ricevere il ricalcolo degli importi da marzo a giugno. Dopo il 30 giugno, sarà ancora possibile procedere all’aggiornamento, che si potrà fare autonomamente sul portale INPS, oppure rivolgendosi a CAF o patronati per la nuova dichiarazione, ma il ricalcolo partirà solamente dal mese di luglio in avanti.

L’esigenza di ricalcolo dell’ISEE è dovuta anche alla modifica normativa avvenuta ad aprile. Dopo la riforma, in tema di Assegno Unico sono stati esclusi dal calcolo dell’ISEE, infatti, i buoni fruttiferi postali, i titoli di Stato e i libretti di risparmio postale, il che può permettere ad almeno decine di migliaia di famiglie di ottenere un assegno molto più alto a seguito del ricalcolo dell’indicatore.

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