Nessuna tolleranza per chi utilizza il telefono in auto. Si può essere multati anche in questo caso. E’ pericoloso sempre
E’ stata una delle novità più discusse e con maggiori effetti del nuovo Codice della Strada, in vigore in Italia dallo scorso 14 dicembre, che ha azzerato ogni tolleranza nei confronti di coloro che vengono sorpresi con il telefono alla guida.

Una condizione di estrema pericolosità e tra le cause più frequenti di incidenti e altri sinistri stradali. Per questo motivo, il legislatore ha deciso di intervenire con estrema severità, aumentando sia le multe quanto le sanzioni accessorie per chi commette una simile infrazione. Con il nuovo CDS, la sanzione per chi viene sorpreso alla guida con le mani sul telefono o altri dispositivi elettronici affini va da un minimo di 250 a un massimo di 1.000 euro. E non è tutto.
E’ prevista, infatti, anche la sospensione della patente per una settimana per chi ha almeno 10 punti sulla patente. Se i punti sulla licenza sono meno di dieci, la sospensione viene incrementata di 15 giorni. Peggio va a chi è recidivo. Chi viene sanzionato per più di una volta per questa infrazione, rischia una multa fino a 1.400 euro con patente sospesa fino a 3 mesi.
Telefono in auto, multa anche se sei fermo: la sentenza della Cassazione
La nuova normativa ha prodotto effetti immediati. Stando agli ultimi dati pubblicati a fine marzo, sono state le 16.432 le patenti ritirate in Italia dal momento dell’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada. Ebbene, circa il 50% di ritiri e sospensioni è dovuto proprio all’uso vietato del telefono alla guida. Una circostanza che può essere punita, in caso di controllo, anche quando si viene sorpresi ad utilizzare smartphone e altri dispositivi con l’auto ferma prima di riprendere la marcia.
E’ il caso tipico di chi attende di ripartire davanti al semaforo rosso o di chi, semplicemente, è in fila nel traffico in una delle tante situazioni tipiche della viabilità ordinaria. A ribadire il divieto è stata una sentenza della Corte di Cassazione (n°23331/2020) con la quale si è giudicato il caso di un’automobilista sanzionato con una multa per aver usato il telefono con la vettura ferma in attesa di attraversare un incrocio.

La Cassazione ha respinto il ricorso adducendo come motivazione il fatto che, anche in una situazione di arresto del mezzo, il conducente non può essere indotto a distrarsi e a non avere il controllo completo del veicolo quando quest’ultimo deve riprendere la marcia. Una sentenza che trae spunto, evidentemente, da circostanze reali e acclarate.
Pensate, ad esempio, a un automobilista che intralcia la circolazione quando scatta il semaforo verde dal rosso proprio perché sta utilizzando il telefono. Oppure ad altri casi in cui si compiono manovre errate e pericolose e addirittura si viene tamponati, al momento di ripartire nel traffico, proprio perché distratti dallo smartphone. Dunque, siete tutti avvertiti. Il cellulare e altri dispositivi elettronici vanno usati in auto solo ed esclusivamente a motore spento. In tutte le altre circostanze siete punibili in base a quanto previsto dall’articolo 173 del Codice della Strada senza più margini di tolleranza.