Forse ancora non tutti lo sanno ma da alcuni giorni è attivo un provvedimento che ha stabilito nuove regole sull’utilizzo degli autovelox in Italia
E’ ufficiale, possiamo dirlo senza il timore di smentita. L’Italia è anche il paese degli Autovelox. Siamo la prima nazione d’Europa per numero di dispositivi installati (ne sono stati censiti più di 11.000 nel 2024) e non è tutto. Circa il 9% degli autovelox presenti nel mondo sono proprio in Italia. Statistiche che, peraltro, si riferiscono solo ai dispositivi fissi e non comprendono le postazioni mobili installate provvisoriamente dalle forze dell’ordine su tratti di strada urbani e extraurbani.

Nuove regole autovelox: tutto quello che devi sapere per non prendere multe salate – temporeale.info (Foto Ansa)
Elevato numero di autovelox che, inevitabilmente, pone le multe per eccesso di velocità in cima alla graduatoria delle infrazioni stradali maggiormente compiute dagli automobilisti italiani. Vedremo ora se questa percentuale piuttosto elevata si ridurrà per effetto del cosiddetto Decreto Autovelox, un provvedimento varato da tempo dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e divenuto pienamente operativo dallo scorso 12 giugno.
Il Decreto contiene una serie di novità significative per quanto riguarda l’installazione e il posizionamento degli autovelox che non sarà più arbitrario come in precedenza ma dovrà uniformarsi proprio alle nuove disposizioni vincolanti per i Comuni e gli altri entri locali che piazzano i dispositivi di rilevazione in strada.
Nuove regole Autovelox, cosa cambia con il decreto dedicato
La prima importantissima novità contenuta nel Decreto riguarda il luogo di installazione degli autovelox che potranno essere posizionati solo ed esclusivamente su tratti di strada sui quali devono sussistere le seguenti condizioni:
- un elevato (e documentato) tasso di incidentalità nei cinque anni precedenti all’installazione stessa
- impossibilità o difficoltà a procedere alla contestazione immediata dell’infrazione
- la velocità media rilevata deve essere superiore ai limiti consentiti

L’installazione dell’autovelox deve essere autorizzata su provvedimento specifico del Prefetto e – altra novità fondamentale – deve rispettare una distanza minima qualora nelle vicinanze sia presente un altro apparecchio di rilevazione. A riguardo viene stabilito che la distanza tra due autovelox deve essere:
- di 4 km in autostrada
- di 3 km nelle strade extraurbane principali e secondarie
- di 1 km nelle extraurbane locali e nelle strade urbane di scorrimento
- di 500 metri nelle strade urbane locali e di quartiere
Il Decreto ribadisce inoltre l’obbligatorietà della segnalazione obbligatoria. In particolare viene stabilito che gli autovelox fissi devono essere preceduti da un cartello di avviso con distanze minime di 1 km sulle extraurbane e tra i 75 e i 200 metri in città. Affinché le multe emesse sulle rilevazioni degli autovelox siano valide, il Decreto precisa che è necessario che il dispositivo sia omologato tramite l’apposita procedura certificata svolta da un ente terzo. Procedura che deve confermare la rispondenza dell’apparecchiatura a determinati criteri di funzionamento su taratura e non solo.
E’ stato stabilito inoltre che, in caso di più sanzioni ricevute per eccesso di velocità sullo stesso tratto di strada, si pagherà solo la multa più grave con l’importo aumentato di un terzo. I proventi delle multe, infine, non dovranno essere più utilizzati dagli enti locali con finalità di cassa ma solo ed esclusivamente per interventi in materia di sicurezza stradale.