Un vaccino contro una malattia terribile: l’incredibile scoperta che salva la vita

La scienza fa progressi e ci permette di migliorare e aumentare la nostra aspettativa di vita: ecco come questa malattia può essere contenuta

Nel corso degli ultimi decenni, abbiamo assistito a un netto miglioramento nelle nostre condizioni di vita e nella nostra salute, grazie agli sviluppi tecnologici e della medicina, che non si arrestano, ma proseguono instancabili. Ci sono sempre nuove sfide che vengono affrontate dagli esperti e dai ricercatori, per cercare di fare ancora meglio.

Vaccino in siringa e virus al microscopio
Un vaccino contro una malattia terribile: l’incredibile scoperta che salva la vita – Temporeale.info

Di recente, abbiamo visto come sia importante non abbassare mai la guardia, di fronte a nuove malattie che possono sopraggiungere. Ma nel frattempo si proseguono anche gli studi contro problematiche ataviche, a cui finora non è stata ancora trovata una soluzione. Da questo punto di vista, si registrano grandi passi in avanti per contrastare una delle malattie più temute. Gli ultimi progressi parlano di un nuovo vaccino che può segnare una svolta.

Sanità, vaccino contro l’Alzheimer: via alla sperimentazione clinica

Stiamo parlando della lotta al morbo di Alzheimer e di nuove scoperte innovative che possono inserirsi nelle terapie di cura. In particolare, la novità assai rilevante riguarda un vaccino sviluppato da un team di ricercatori dell’Università del New Mexico.

Laboratorio medico
Sanità, vaccino contro l’Alzheimer: via alla sperimentazione clinica – Temporeale.info (foto da Pixabay)

I dettagli vengono esposti in un articolo de ‘L’Espresso’, che riferisce della pubblicazione dei risultati degli studi degli esperti statunitensi, sulla rivista ‘Alzheimer’s and Dementia: The Journal of the Alzheimer’s Association’. La ricerca si è concentrata sul contrasto degli effetti della proteina tau, che ha un ruolo preponderante nell’evolversi della malattia.

Nel momento in cui la patologia si sviluppa, la proteina si lega a una molecola di fosforo, diventando tossica e avviando il processo di degenerazione neuronale. Dunque, il vaccino sviluppato dal team del New Mexico si basa su una piattaforma chiamata Virus-Like Particles, per l’utilizzo di particelle virali attenuate per stimolare il sistema immunitario. In questo caso, c’è stata la modifica di queste particelle per esporre una porzione della proteina tau sulla propria superficie, per far produrre anticorpi specifici al nostro sistema immunitario.

Sono stati effettuati dei primi test su topi e su primati non umani, evidenziando una risposta immunitaria notevole nei campioni trattati con il vaccino. Adesso, bisognerà avviare la sperimentazione sull’uomo, per capire se davvero gli effetti possano essere positivi. Si mira a ottenere l’approvazione per la messa in commercio entro i prossimi cinque anni.

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