Formia - Palazzo comunale

Formia / Rifondazione Comunista: “Un Put con tante pecche”

Formia Politica

FORMIA – “Ci saremmo aspettati una relazione ben più corposa di 3 grafici e di un sintetico documento pubblicato sul sito del comune di Formia, ma come si suol dire ‘facciamo di necessità virtù’ e quindi proviamo a farci bastare quel poco che ci è stato messo a disposizione”. E’ quanto dichiara il Circolo “Enzo Simeone” del partito della Rifondazione Comunista di Formia a margine della presentazione del Piano Urbano del Traffico (PUT) e del Piano particolareggiato della sosta urbana (PPSU).

“Sulla circolazione saremo ciechi – si legge nella nota – ma i documenti che abbiamo potuto consultare sono tre, tutti relativi allo schema di circolazione e poli attrattori di traffico 1) Vindicio area centrale est; 2) Area centrale ovest; 3) Santo Janni – Gianola; dove sono riportate le informazioni relative sia alla circolazione sia alla sosta. Diversamente non sono riportate le previsioni relative alle altre zone della città, tra cui i quartieri di Scacciagalline, Acqualonga e Penitro.

Nei disegni sono indicate le rotatorie che si intendono realizzare ed i sensi della circolazione, mentre non sono segnalati i percorsi pedonali da potenziare. Tra questi segnaliamo il percorso tra la stazione ferroviaria ed il porto, che deve essere potenziano in termini di protezioni e facilitazione di spostamento, al fine di rendere più breve ed agevole l’accesso al porto ed alla stazione nella fase di scambio.

Non sono illustrati gli accessi al mare nel tratto di costa tra la stazione dei carabinieri e la spiaggia di lido santo Janni, segno necessario al fine di pubblicizzare quegli accessi che proprietari e concessionari tendono a nascondere, oppure e peggio, a far pagare.

Bene la riqualificazione della circolazione tra Largo Paone e area portuale. Anche se non è dato comprendere in che modo sarà rivisto l’attraversamento della litoranea da parte del traffico commerciale. Pare restare una dichiarazione di intenti che altro.

Mentre appare semplicemente un aberrazione la demolizione del ponte Tallini, unico accesso pedonale sicuro al porto, quando la storia dimostra che in città occorrono decine di anni per costruire un viadotto, come il caso di quello di via Solaro di cui desideriamo sapere quando la città potrà ammirarne l’esistenza.

Bene la realizzazione di sensi unici al fine di migliorare la sezione stradale con l’allargamento dei percorsi pedonali e speriamo ciclabili.

I percorsi ciclabili non sono riportati sul piano, in particolare le intersezioni e i sistemi di attraversamento delle altre linee di traffico, importate problema che limita lo sviluppo delle piste. Sarebbe interessante iniziare a vedere lo sviluppo della pista ciclabile che va realizzata su tutta la costa da Vindicio a Gianola, iniziando a vedere i tratti che è possibile realizzare in prima fase e quelli da realizzare mediante la costruzione di ponti pedonali sulle foci di Acquatraversa e Acqualonga.

Sulla sosta non possiamo che accogliere con soddisfazione l’analisi sistematica della domanda e dell’offerta di parcheggi nel centro urbano, effettuata mediante rilievo strumentale e sistematico, quindi capace di restituire un quadro oggettivo della mobilità urbana, da cui sono emersi in modo pressoché immediato le azioni da adottare. Peccato che dei risultati ottenuti non vi sia traccia. Quindi ne chiediamo la pubblicazione affinché questi documenti siano sottratti al gioco del potere politico e diventino patrimonio dei cittadini che possano capire quali saranno le soluzioni migliori per cui lottare. Mentre diversamente, le azioni non sembrano essere rappresentate in un documento, ma appaiono una dichiarazione d’intenti.

Non sono segnalati i parcheggi pubblici frutto della convenzioni edilizie e dei piani di lottizzazione, che a tutti gli effetti devono rientrare nel piano della sosta. Tra i parcheggi su proprietà demaniale, segnaliamo il parcheggio fronte-stante il lido santo Janni, le cui particelle di terreno sono comprese nell’area del Parco de Curtis, ma che sono invece gestite non si sa a che titolo dal lido. Così come si continua a considerare normale trasformare un’ampia parte del Parte de Curtis in un parcheggio, sottraendo spazio a l’unico polmone verde pubblico rimasto.

Non si risolve il problema dell’accesso alla stazione, che deve essere necessariamente garantito a tutti i cittadini del Golfo. In tal senso, osservando ancora una volta che la politica del restyling delle piazze in città ha penalizzato le infrastrutture viarie, riteniamo che debba essere rivista la sosta in piazza IV Novembre, anche se possibile portando il capolinea dei bus nel parcheggio adiacente; impiegando mezzi a basso impatto ambientale; oppure, ultimo ma non meno importante, aprendo l’accesso alla stazione da via Solaro. Progetto perso nelle nebbie degli uffici del comune, dove il carico di finanziamenti è stato saccheggiato dai diversi amministratori per ristrutturare la piazza ed il belvedere della stazione, con il risultato di dare una bella vetrina al turista che usa per una volta la stazione ed escludere il pendolare, viaggiatore che quella stazione la usa ogni giorno.

Tirate fuori le carte affinché queste siano sottratte al gioco dei ricatti di consiglieri portatori di interessi particolari e siano invece oggetto di pubblica discussione, salvi dall’odioso sistema del fare e disfare che le contrapposizioni, più personali che politiche, hanno portato in città distruggendo qualsiasi accenno di sviluppo.

Concludiamo ricordando il grande assente e cioè il trasporto pubblico. Mica lo vorranno abolire?

Al di là della facile battuta, riteniamo invece che il trasporto pubblico vada rafforzato, trasformandosi in una valida alternativa al trasporto privato, quando invece oggi è il vero anello debole della catena della mobilità cittadina.

Perché questo avvenga però è necessario però migliorare notevolmente l’offerta, con l’intensificazione delle corse e il miglioramento dei mezzi, molti dei quali mostrano ormai i segni del tempo trascorso sulle strade pontine”.