PONTINIA – Potrebbe conoscere nuovi e clamorosi sviluppi l’inchiesta della compagnia di Terracina e del Comando provinciale di Latina della Guardia di Finanza che, nell’ambito dei potenziati controlli del territorio finalizzati alla prevenzione e alla repressione della detenzione e dello spaccio di stupefacenti, ha sequestrato oltre 100 litri di liquido risultato positivo alla cocaina. Erano contenuti in oltre 250 taniche riposte in maniera occulta presso un casolare di campagna, alla periferia di Pontinia.
Oltre alle taniche sospette, le Fiamme Gialle terracinesi hanno inoltre rivenuto e sequestrato materiale utile al confezionamento dello stupefacente, quale imbuti, scotch, nastro isolante e bustine di cellophane, nonché oltre 1000 litri di solvente chimico, il bio etanolo e l’esano, peraltro altamente infiammabile, utile alla raffinazione e all’estrazione della cocaina dallo stato liquido allo stato solido originale mediante un complicato procedimento chimico. Secondo gli inquirenti questa cascina verosimilmente poteva essere utilizzata quale laboratorio-raffineria della sostanza per la sua successiva immissione in commercio che, una volta avvenuta, avrebbe realizzato ingenti guadagni.
Al momento è stato denunciato a piede libero il proprietario della cascina-raffineria con le ipotesi di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ma – come detto – le indagini sono appena gli inizi.