Formia / Scuola in località Rialto e destinazione post-lavori: è polemica tra Sindaco e consigliera Arnone

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FORMIA – E’ stato accompagnato da vibranti polemiche politiche l’inizio dei lavori subito dopo le festività Natalizie dei lavori di messa in sicurezza dell’ex scuola materna in località Rialto a Formia. Si tratta di un intervento che inserito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Miur, gode della copertura di un finanziamento di 998mila euro. A gettare per primo benzina sul fuoco era stato il sindaco Gianluca Taddeo che, sottolineando “la grande soddisfazione per questo ulteriore obiettivo raggiunto dalla mia Amministrazione che ci permetterà di potenziare ulteriormente il comparto scolastico del territorio con strutture più sicure, moderne ed efficienti”, avevano polemizzato ironizzando con le opposizioni consiliari (“A tutti coloro che davano per certa la perdita del finanziamento, per la disorganizzazione della macchina amministrativa”) arrivando a inviare loro “un caro saluto”.

Il bersaglio del sindaco Taddeo non era altro che il capogruppo di Guardare Oltre Imma Arnone che già in commissione Lavori aveva lanciato un monito all’amministrazione comunale e, chiarendo con i genitori e gli insegnanti dei bambini frequentanti il plesso, le aveva chiesto “di evitare di creare una facile ed elettoralistica confusione”. Da mesi la dottoressa Arnone sostiene infatti come i 980mila euro previsti dal Pnrr abbiano una specifica destinazione d’uso (“almeno per i prossimi cinque anni”) per la sistemazione della scuola materna di Rialto e, cioè, sono quelli destinati “agli asili nido” come il finanziamento concesso per la costruzione del plesso di San Remigio “ che attiene alla sfera educativa e dell’infanzia con particolare riferimento alle giovani famiglie” .

“Va benissimo mettere in sicurezza tutti gli edifici scolastici e drenare soldi dove si può – ha aggiunto la dottoressa Arnone. Secondo questo tipo di finanziamento per 5 anni la struttura dovrà rimanere un asilo in base alla specificità del finanziamento concesso dal Miur. Ho evidenziato questo problema nella Commissione Lavori Pubblici e mi è stato risposto: vabbè poi vediamo!. Chi si aspetta che a fine lavori i bambini della scuola dell’infanzia possano rientrare nella loro scuola, potrebbe avere una delusione. E’ molto probabile che restino ancora un po’ nelle classi della scuola elementare.”

La controreplica del sindaco di Formia è stata veemente, nella forma e nella sostanza. E nel suo bersaglio non poteva che finire il capogruppo Arnone, anche se ha evitato di sottolineare il suo nome: “Sembra che per qualcuno l’unica attività politica sia quella di criticare tutto e tutti, sempre e comunque, ad ogni costo, anche creando allarmismi inutili nelle famiglie, tra i genitori e nella scuola stessa. Questo, purtroppo, anche quando l’Amministrazione lavora per migliorare la sicurezza dei nostri ragazzi”.

Per rispondere a quello che chiama il “disfattismo di una certa opposizione” – anche perché al comune di Formia ci sono altre opposizioni, compiacenti e volutamente silenziose – il Sindaco ha rassicurato tutti che “già al termine dei lavori, la scuola di Rialto potrà essere utilizzata anche come scuola dell’infanzia, pur salvaguardando la finalità di utilizzo per asilo nido, nel rispetto delle regole del finanziamento. Si tratta di una soluzione questa già valutata positivamente con gli uffici competenti. Al di là di tante chiacchiere, interesse prioritario per noi rimane sempre la sicurezza dei nostri ragazzi in edifici scolastici adeguati. Difficile rassegnarsi per alcuni” – è stato il pirotecnico finale del sindaco Taddeo.