Irregolarità nell’attività vinicola, sequestri e multe dei Nas in provincia di Latina e Frosinone [VIDEO]

Cronaca Frosinone Latina

Anche le province di Latina e Frosinone non sono state esenti dai controlli compiuti dai Carabinieri dei Nas nel settore di produzione e commercializzazione dei vini in concomitanza del periodo legato alla vendemmia e al’avvio della fase produttiva dei prodotti vinosi. L’obiettivo dei militari del Maggiore Egidio Felice era quello che verificare la sussistenza o meno di pratiche, illecite e pericolose, legate alla vinificazione con l’intento di salvaguardare i consumatori e gli altro imprenditori di filiera che operano con correttezza e lealtà commerciale.

Nel corso delle attività di controllo i Carabinieri dei Nas del comando provinciale di Latina Frosinone sono state eseguite 24 ispezioni, individuando 9 situazioni di non conformità. A seguito delle irregolarità riscontrate, sono segnalati all’Autorità Sanitaria ed Amministrativa 9 operatori della filiera del vino e contestate complessivamente 13 violazioni amministrative contestate, pari a 10.500 euro. In particolare sul territorio pontino sono state 13 attività di cui 4 non sono risultate conformi. Sei in tutto le violazioni contestate, per un importo di 3000 euro, relativamente alle carenze igienico sanitarie, al mancato aggiornamento della “Dia” sanitaria, alla non corretta applicazione delle procedure di autocontrollo e alla non conformità di carattere gestionale e strutturale. I

In un centro del Golfo i Nas dei Carabinieri hanno disposto la cessazione immediata dell’attività di vinificazione ed imbottigliamento di un’azienda vitivinicola: sono state accertate gravi carenze igienico strutturali dei locali di vinificazione e – come anticipato qualche giorno fa – l’utilizzo di acqua, estratta da un pozzo privato, priva della certificazione di potabilità. Il valore della struttura chiusa è oltre 100mila euro.

Nella vicina provincia di Frosinone i militari dei Nas hanno controllato 11 attività, di cui 5 non sono conformi. Sette in tutto le violazioni contestate, per un ammontare di circa 7500 euro, relativamente anche qui alle carenze igienico sanitarie, al mancato aggiornamento della “Dia”sanitaria, alla non corretta applicazione delle procedure di autocontrollo e alla non conformità di carattere gestionale e strutturale. A seguito dei controlli effettuati presso 2 stabilimenti di produzione di bevande alcoliche, si è proceduto al sequestro di 1500 bottiglie di liquori, del valore commerciale di euro 17mila euro poiché in parte prive di tracciabilità e in parte risultate prodotte utilizzando materie prime (aromi ed essenze) scadute di validità.

Nel corso delle attività di controllo i Carabinieri dei Nas sull’intero territorio nazionale hanno eseguito 960 ispezioni, individuando 239 situazioni di non conformità (pari al 24%, percentuale influenzata dalle modalità di selezione degli obiettivi, individuati tra quelli che presentavano maggiore interesse operativo). A seguito delle irregolarità riscontrate, sono segnalati alle diverse autorità, sanitarie ed amministrative, 18 operatori della filiera del vino e contestate complessivamente 344 violazioni amministrative contestate, pari a 290mila euro. Gli interventi, svolti anche con il frequente supporto tecnico dell’ispettorato centrale per la qualità e repressione delle frodi (ICQRF), hanno consentito di individuare 17 aziende che svolgevano la propria attività in sedi produttive interessate da gravi carenze igienico-strutturali ed autorizzative, per le quali è stata disposta la sospensione delle attività.

Allo stesso tempo sono stati riscontrati prodotti vinosi privi di tracciabilità e non censiti nei registri di giacenza della cantina, operando il sequestro complessivo di oltre 300mila litri di prodotto in fermentazione o già trasformato in vino. Complessivamente il valore commerciale delle strutture chiuse e dei prodotti sequestrati ammonta a circa 11 milioni di euro. Le irregolarità hanno riguardato anche la detenzione di sostanze vietate negli stabilimenti enologici, presso i quali sono state sequestrate 3 tonnellate di zucchero, destinate al fraudolento impiego per aumentare la gradazione del vino, fenomeno tuttora presente in alcune aziende della filiera vitivinicola.