Sud Pontino / Acqualatina e trasferimento dati utenti, è polemica tra Paola Villa e Gerardo Stefanelli

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SUD PONTINO – E’ legittimo che i comuni dell’Ato 4, ora Egato, mettano a disposizione di Acqualatina i dati personali dei propri cittadini in maniera tale che si promuova nei confronti dei morosi e degli inadempienti un recupero delle “perdite amministrative” piuttosto che quelle idriche? E’ l’interrogativo che sta monopolizzando un’aspra polemica a distanza tra l’ex sindaco di Formia, l’attuale consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle Paola Villa, ed il presidente della Provincia e dell’assemblea dei sindaci dell’Ato 4 Gerardo Stefanelli.

Il pomo della discordia è rappresentato dal contenuto di una delibera di Giunta del comune di Fondi, la numero 310 del 3 ottobre scorso, con cui l’esecutivo Maschietto, tra non poche assenze degli assessori incaricati, ha aderito ad una convezione con l’Egato 4 ed Acqualatina per lo scambio dei dati personali dei cittadini. Apriti cielo e l’ex sindaco di Formia non ha mancato tanto per stigmatizzare la decisione dei comuni, soprattutto di quelli a guida centro destra, di “piegarsi alla volontà del gestore Acqualatina per fare soltanto cassa e recuperare danaro per rimpinguare il già elevato utile a fine anno. Ovviamente ha iniziato il comune di Fondi, feudo di Acqualatina dagli albori, da quando il suo più celebre cittadino, Claudio Fazzone, faceva parte del consiglio di amministrazione di Acqualatina a botte di centinaia di migliaia di euro l’anno. Ha iniziato il comune di Fondi che per appartenenza politica non fa una piega e siamo certi che al “dictat del feudatario”- è l’attacco al vetriolo dell’esponente grillina – risponderanno tutti i vassalli, Gaeta, Formia, Minturno, Terracina… tutti ad offrire sconti e agevolazioni ad Acqualatina. L’ente gestore, inefficiente e inadempiente, dal 2002 fa business con la nostra acqua, le nostre sorgenti e ora anche in possesso dei nostri dati personali, tutti i nostri dati e senza alcun nostro consenso! Ci svendono e ci svendono di brutto… tanto fra un po’ arriva Natale e le lucine ci rallegreranno…” – è stata la prima presa di posizione dell’ex sindaco Villa.

A stretto giro non si è fatta attendere la replica del presidente della Provincia, dell’assemblea dei sindaci dell’Ato 4 e sindaco di Minturno: “Veramente anche i Comuni possono utilizzare i dati del gestore per ‘sistemare’ le proprie banche dati tributarie – ha risposto Gerardo Stefanelli – L’iter nasce da una richiesta del comune di Minturno di alcuni anni fa, a seguito della quale, il gestore chiese al Garante quale fosse l’iter corretto da seguire…. Non comprendo cosa si svenderebbe e cosa c’entrano i feudi… mah”.

L’ex sindaco di Formia ha controreplicato affermando come la segreteria tecnico-operativa non svolga il ruolo per il quale è stata pensata nel 2002, quello di “difendere e tutelare la parte pubblica” . “Mi chiedo e lo chiedo a te come presidente della provincia dell’Ato4” – ha aggiunto Paola Villa – “Come mai non si pensa ad un’ispezione amministrativa del gestore, anzi prima di cedere le quote private ad Italgas. Come presidente l’avrei pretesa. Poi ‘svendiamo’ e regaliamo i dati degli utenti così che il gestore possa adoperarsi per il recupero delle ‘perdite’ amministrative che sappiamo incidono per un 20- 22% sulle perdite totali, agevolando il gestore. I comuni, che necessitano di questi dati, potevano fare la stessa cosa con il gestore dell’elettricità ( visto che è solo Enel che mette i contatori) e non con quello idrico”.

Gerardo Stefanelli ha rilanciato una serie di interrogativi: “Ma di quale ispezione amministrativa parli? – si chiede rivolgendosi all’ex sindaco di Formia – Cosa sarebbe un’ ispezione amministrativa nel concreto? Bisogna avere paura di scambiare i dati con il gestore? E perché? Per tutelare chi? Chi paga regolarmente – ha ossservato il presidente della Provincia – non deve aver paura di nulla. O dobbiamo proteggere chi non paga perché non vuol pagare ?”.

Paola Villa in questo confronto a distanza ha motivato la sua richiesta di dar vita ad un’ispezione amministrativa nei confronti di Acqualatina: “Sarebbe il resoconto di tutti i soldi pubblici che il gestore ha utilizzato in questi 20 anni. Avrebbe dovuto ripristinare la rete idrica, non avere perdite che toccano il 70% e non avere sversamenti fognari, depuratori non adeguati e soprattutto in totale assenza della ‘tracciabilità’ di rete. Dopo 20 anni ancora non abbiamo conoscenza completa delle reti idriche e fognarie”.

“Chi non paga? Hai idea – aggiunge la consigliera comunale del M5S rivolgendosi al presidente della Provincia – quante persone, pur richiedendo il bonus idrico, non riescono a stare dietro alle tariffe dell’acqua che sono aumentate in questi 20 anni? L’acqua è bene primario. Non lo dico io ma la Corte di Strasburgo. Ma tu, in qualità di presidente dell’Ato4 e della provincia e sindaco di Minturno, pretendi che il gestore ‘paghi’ di tasca sua ogni volta che c’è una perdita, ogni volta che la pressione è ridotta e non arriva l’acqua nei piani alti delle case, ogni volta che c’è stato uno sversamento fognario per il cattivo funzionamento della rete. Mi chiedo quanto è stata la ‘multa’ al gestore per aver sversato quest’estate liquami fognari sulla spiaggia di Scauri? Quanto ha pagato il gestore per continuare a sversare un troppo pieno non depurato ne Rio Santa Croce? Quanto ha pagato il gestore per lo sversamento l’anno scorso nel rio Pontone dal depuratore di Itri”.

“O siamo solo pronti a punire i morosi che non pagano l’acqua. Andiamoli a vedere chi sono, e salvaguardiamo il gestore con tutte le sue inadempienze. Tu sei e rappresenti la parte pubblica – conclude Paola Villa riferendosi direttamente a Gerardo Steganelli – Devi difendere gli utenti non il gestore. Il gestore le sue ‘dispersioni’ amministrative se le recuperi con la sua politica aziendale che specula su un bene pubblico”.