Soppressione comunità montane e comunità arcipelago, Ucem Lazio contro la Regione

Attualità Regione Lazio

REGIONE LAZIO – Sono in fibrillazione nelle utime ore le amministrazioni comunali del sud pontino che hanno fatto parte della XVII Comunità montana dei Monti Aurunci e quelle di Ponza e Ventotene che hanno costituito Comunità Arcipelago delle Isole Pontine. Non sono piaciute le delibere approvate dalla Giunta regionale del Lazio che, a dire del presidente dell’Uncem Lazio (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) Achille Bellucci, cancellano con un colpo di spugna le Comunità montane laziali e la stessa Comunità dell’Arcipelago delle isole pontine. Se l’assessore agli Enti Locali della Regione Lazio Luisa Regimenti parla di una riorganizzazione di questi enti secondari, il presidente Bellucci ha confermato di impugnare al Tar le delibere adottate dalla Giunta di centro destra Presidente Bellucci, la Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore Regimenti, ha approvato 23 deliberazioni, una per ciascuna Comunità Montana del Lazo, completando l’iter della legge regionale numero 17/2016 della Giunta Zingaretti.

Se l’aspettava?

“Sinceramente no, perché sono 7 anni che quel provvedimento si è impantanato in Consiglio ed ogni anno è stato oggetto di modifiche ed integrazioni che ne hanno complicato l’iter, credo sino alla sua inapplicabilità. C’è poi il rifiuto del territorio dell’articolo 32 del testo unico degli enti locali, cioè alla trasformazione in Unioni di Comuni montani, che non hanno funzionato da nessuna parte perché su base volontaria e soggette agli sbalzi ed agli umori della politica e dei contenziosi. Abbiamo lavorato a lungo con ogni Comunità Montana e con gran parte dei 248 Sindaci che le compongono, in riunioni capillari, registrando un netto rifiuto su quell’ipotesi normativa, tant’è che Zingaretti si è guardato bene di completarla con l’approvazione dei bilanci definitivi di liquidazione”.

Cosa sono?

“Sarebbero gli atti che completano la liquidazione dell’ente, cioè la creazione di una massa di diritti reali attivi e passivi, sedi, strumentazioni, vetture, terreni che dovrebbero essere trasferiti alle Unioni; naturalmente ci sono anche posizioni debitorie e contenziosi per milioni di euro. Ma quel che è stato approvato non è un bilancio di Liquidazione, ma semplicemente un rendiconto annuale che da sempre le Comunità Montane presentano in Regione; vorrei sapere chi paga i debiti ed i contenziosi che ci sono e che non sono stati liquidati: la Giunta Regionale o i Comuni interessati?? Ricorreremo al Tar”

C’è anche l’attribuzione al Presidente del potere di revoca degli attuali Commissari delle Comunità Montane. Pensa, forse, che la Giunta Rocca voglia togliersi qualche sassolino dalle scarpe? Se sì’, contro chi? 

“Questo non lo so, quel che è certo è che si tratta di una palese illegittimità, in quanto la legge, e non una delibera di Giunta,  sancisce che i Commissari restano in carica per assicurare la continuità dell’ente sino all’ingresso dei nuovi organi delle Unioni. Ma c’è un fatto gravissimo che comporterebbe questa revoca, l’interruzione di centinaia di atti amministrativi portati avanti nel tempo dai Commissari relativi ai bandi regionali, nazionali, comunitari. Ci sono, ad esempio, gli stanziamenti della Regione per il fondo della montagna, le 6 Comunità Montane riconosciute dal Ministero Economia come Green Communities, c’è il mare magnum del PNRR, per il quale siamo tutti impegnati in decine di bandi da mesi: come si può ignorare tutto questo e non rendersi conto del danno che si arreca al territorio?”

C’è altro che non va nelle deliberazioni?

“Incredibilmente è stata recepita la perimetrazione nuova delle Comunità Montane della Giunta Zingaretti con l’Assessore Valentina Corrado, che prevede la fusione di alcune Comunità Montane: non ci si rende conto che da un lato tutti Comuni interessati hanno manifestato per iscritto il loro rifiuto; e dall’altro che le procedure di fusione comporteranno la paralisi per anni delle Comunità coinvolte, perché come per le liquidazioni, ci vorranno atti complessi e controversi, procedure defatiganti, perché poi? Per scontentare Sindaci e territorio?”

Cosa propone Uncem Lazio?

“Lo sosteniamo da anni: occorre una nuova legge semplice ed utile, che preveda servizi ai nostri territori in affanno ed in spopolamento; che ripristini il protagonismo dei Sindaci in modo nuovo ed efficiente, che tuteli, come sostiene l’art.44 della Costituzione “le zone montane”, che valorizzi le loro potenzialità. Fare una buona legge ci vuole molto meno tempo che farne una pessima, per questo non trovo ragioni per il comportamento della Giunta Regionale, che auspico rifletta bene su quel che sta facendo”.

Non si è attendere la replica al presidente Bellucci dell’assessora regionale agli enti locali Regimenti:”La Giunta regionale del Lazio – ha risposto – ha a cuore il rilancio delle aree interne, delle zone montane e delle isole. Abbiamo provveduto nell’ultima Giunta, con una proposta condivisa con l’assessore al Bilancio Giancarlo Righini, ad approvare i bilanci consuntivi di liquidazione delle ventidue Comunità montane del Lazio e della Comunità Arcipelago delle Isole Pontine. Si tratto di un primo passo che ci permetterà di avviare una nuova fase e operare un riordino dell’assetto degli Enti locali del territorio”.

Ancora l’assessora Regimenti: “Spiace che Uncem Lazio critichi in modo preventivo la riforma prima ancora che essa venga scritta. Con l’Unione delle Comunità montane condividiamo, però, lo stesso obiettivo, quello di portare più risorse, più fondi europei, più servizi per frenare lo spopolamento e migliorare la qualità di vita dei cittadini. Sono certa che su questo troveremo un terreno di confronto proficuo con i sindaci che vivono in prima persona queste realtà” – ha concluso l’assessora agli enti locali della Giunta Rocca.