Cassino / Borsa Mediterranea del Turismo archeologico, la partecipazioe dei Comuni del “Seraf”

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CASSINO – Diversi comuni del Cassinate, aderenti all’associazione “Seraf”, pronti, nonostante tutto, a partecipare alla prossima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo archeologico in programma a Paestum, nel Cilento, nei primi giorni di novembre. Se n’è parlato nel corso di un incontro che, svoltosi presso la sala Giunta del palazzo municipale di Cassino, ha visto confrontarsi i rappresentanti e i delegati dei Comuni di Cassino, Aquino, Villa Santa Lucia e Castrocielo con il presidente del “Seraf”, Maurizio Gabriele per valutare l’opportunità e le modalità di partecipazione, l’organizzazione da predisporre, le attività preparatorie, i costi di allestimento e di permanenza in loco.

Borsa Mediterranea del Turismo archeologico è da anni una formula di successo: 8500 visitatori, 160 espositori nel Salone Espositivo con ben 17 territori regionali rappresentati, 12 Regioni, 18 Paesi Esteri, 100 conferenze (di cui 50 tra incontri e laboratori a cura del Mic ) in 5 sale in contemporanea con 500 relatori, 30 buyer tra tour operator europei selezionati dall’ENIT (provenienti da Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Spagna) e nazionali di ArcheoIncoming, con 160 giornalisti accreditati e un’ampia rassegna stampa, con oltre 250 articoli solo sulla carta stampata. Se nel 2022 l’associazione era stata rappresentata dal professor Renato Di Gregorio, (responsabile della sua Segreteria) ospite dello stand della Regione Lazio, quest’anno quest’ultima non può partecipare motivo per cui i Comuni aderenti alla “Seraf” hanno deciso di prendere in seria considerazione la possibilità di essere presenti autonomamente.

La Borsa di Paestum è un luogo dove la domanda e l’offerta turistica da sempre si incontrano e “fanno business”. I reali beneficiari della presenza in questa manifestazione internazionale sono in effetti le imprese dell’accoglienza (alberghi, agriturismi, bed & breakfast, ristoranti e luoghi di svago), ma anche quelle che producono prodotti tipici, sia nel settore alimentare che in quello artigianale. La prima decisione degli amministratori locali del cassinate è stata pertanto quella di coinvolgere le associazioni imprenditoriali del territorio e anche, direttamente, le imprese più importanti, affinché condividano le spese da sostenere e predispongano pacchetti turistici adeguati. 

Il turismo a cui si punta è quello culturale e scolastico, interessato a conoscere l’ingente patrimonio archeologico del basso Lazio e in particolare: Cassino, Aquinum, e Pignataro Interamna, ma anche tutto il resto del territorio fino a Ventotene. Il sindaco di Cassino Enzo Salera, non a caso, ha plaudito a questa iniziativa e la sosterrà mettendo in gioco anche la struttura amministrativa del comune martire.

L’altra decisione è stata quella di verificare la disponibilità dell’associazione “sorella”, della provincia di Rieti, “Serar”, di essere presenti insieme a quella ciociara alla Borsa in programma nel Cilento. Anche la Sabina ha infatti un ingente patrimonio archeologico da mostrare, una rete di “Cammini” interessanti da percorrere e una Rete di imprese ben strutturata costituita con un lavoro iniziato fin dal 2014.

La partecipazione alla manifestazione si preannuncia anche una grande occasione di apprendimento per gli incontri in agenda e per lo scambio di esperienze che regolarmente avviene. Si conta pertanto di scegliere alcuni giovani del territorio e di formarli preventivamente adeguatamente per la gestione dello Stand che si gestirà a Paestum. L’ospitalità in loco non mancherà perché i Comuni aderenti alla “Seraf” potranno contare sull’associazione dei Comuni del Cilento centrale “Ascoci” che hanno mutuato, nel 2021, lo stesso modello organizzativo della “Seraf”.