Latina / Ospedale “Santa Maria Goretti”, il reparto di Ostetricia e Ginecologia senza climatizzatori

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LATINA – Il caldo estivo sta colpendo duramente il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Santa Maria Goretti, portando con sé non solo temperature record ma anche una serie di sfide significative per il personale e i pazienti. Questa emergenza climatica si è manifestata in modo acuto a causa di tre condizionatori rotti in posizioni chiave: nella sala d’attesa, nella medicheria e nella sala degenza. Le conseguenze di questi guasti si sono fatte sentire pesantemente in tutto il reparto, creando un ciclo disorientante di calore insopportabile alternato a brevi momenti di sollievo.

La situazione mette a dura prova tutto il personale coinvolto, dagli infermieri ai medici, dalle ostetriche ai portantini e agli addetti alle pulizie. Nei locali in cui i condizionatori sono fuori uso, la situazione raggiunge livelli critici e l’aria diventa irrespirabile. Le giornate soleggiate portano ventate di calore che rendono l’ambiente ancor più opprimente, costringendo chiunque si trovi lì a lottare contro il sudore e l’afa.

Il reparto ospita cinque stanze destinate alle pazienti, ma solo due di esse sono dotate di climatizzazione. Questa discrepanza lascia le altre tre stanze in uno stato di ardua sopravvivenza, con il personale e i pazienti costretti a cercare soluzioni creative per far fronte al calore estremo. Alcuni membri del personale portano ventilatori da casa per cercare di alleviare l’afa, mentre altri, sprovvisti di questa opzione, si affidano a ventilatori portatili e all’apertura delle finestre, cercando di minimizzare l’ingresso della luce esterna per contenere il calore.

Questa emergenza climatica nel reparto di Ostetricia e Ginecologia ha sollevato diverse preoccupazioni. In primo luogo, la salute e il benessere delle pazienti sono messi a rischio a causa delle condizioni ambientali estreme. Le alte temperature possono causare disagio, disidratazione e complicazioni per le donne in gravidanza o in fase post-operatoria. In secondo luogo, il personale sanitario che lavora in queste condizioni difficili è esposto a un rischio maggiore di affaticamento e stress termico, che può influire negativamente sulla qualità delle cure fornite.

Per affrontare questa crisi climatica all’interno del reparto, è necessario un intervento urgente. La riparazione dei condizionatori o l’installazione di unità di raffreddamento temporanee dovrebbe essere una priorità. È fondamentale garantire un ambiente confortevole e sicuro sia per il personale che per le pazienti. Inoltre, misure preventive dovrebbero essere adottate per prepararsi a situazioni simili in futuro, inclusa la manutenzione regolare degli impianti di climatizzazione.