Itri / Polo scolastico, le nuove proposte del M5s

Itri Politica

Il Movimento 5 stelle di Itri, attraverso la voce del Consigliere di minoranza Osvaldo Agresti, mette in chiaro per l’ennesima volta che la delocalizzazione scolastica in zona Rivoli, voluta dalla scorsa Amministrazione e perseguita dall’attuale è un errore gravissimo e che peserà sulla cittadinanza, sulle attività commerciali e sulla viabilità del Comune di Itri specie nell’attuale periodo post-pandemico e di crisi economica e nazionale.
Tutto parte nel 2018 con un progetto voluto dall’allora amministrazione Fargiorgio e che consisteva nell’edificazione di un vero e proprio polo scolastico in cui trasferire la scuola primaria e la scuola secondaria di I°, finanziata, oggi , dalla Regione con €.8.000.000,00 di cui €.1.040.000,00 a carico del Comune di ltri.
Grazie ad una battaglia serrata e decisa da parte del Consigliere del M5S, del Consigliere Giuseppe de Santis e delle componenti politiche del Gruppo “Promessa per Itri” tra cui “Rinascita Democratica” sia in Campagna elettorale che con opportune diffide ed atti amministrativi mirati si è giunti ad un arretramento del corpo di fabbrica che , come denunciato dai due Consiglieri e riconosciuto da una perizia di parte voluta dall’amministrazione Agresti, risultava all’interno di una zona ad alto rischio esondazione e rischio idrogeologico identificato dal PAI Regionale.
Malgrado la vittoria sostanziale su questo punto ci sono altri aspetti che il M5S di Itri mette in evidenza:
1) Il solo spostamento delle scuole medie , dovuto al ridimensionamento del progetto iniziale, toglie chiaramente sostegno al significato del progetto di origine smembrando le scuole di itri , perdendo quel significato di centro culturale e sociale che le scuole devono avere come da direttive MIUR nazionale.
2) Le scuole erano il punto di riferimento di moltissime attività commerciali che, giustamente si erano sviluppate rimanendo nella zona di influenza culturale e scolastica del paese e che, con questo spostamento di 250 alunni circa, perde buona parte della linfa economica che le sorreggeva , specie in questo delicato periodo storico.
3) Il progetto iniziale nasceva da una motivazione di decongestionamento del centro cittadino che rischia gravemente di aggravarsi data la peculiarità della posizione del nuovo edificio e che vedrà fondersi incongruamente, nelle ore di uscita scolastica, il flusso unidirezionale delle macchine legate alle scuole elementari con quello in andata e ritorno dalla Zona Rivoli che , unica arteria presente, raccoglie anche il traffico provinciale verso Campodimele, Pico e l’autostrada A1.
4) Per portare gli alunni in zona Rivoli sarà necessario attivare dei servizi di trasporto e che peseranno sulle casse comunali e sarà necessario investire nella sicurezza di tutto il tratto di strada soggetto a velocità elevate oltre che a ultimare e rendere sicure le vie pedonali relative, anche questo graverà sul bilancio dell’ente al di là del contributo previsto da progetto.
5) Per quanto si sia allontanato il corpo di fabbrica dalla zona PAI questo non garantisce la assoluta sicurezza dei luoghi e, nel lungo termine, proprio i ferrei vincoli da rischi idrogeologici gravi, sono avversi ad un eventuale futuro sviluppo dell’edilizia scolastica in quella zona.
“Per queste motivazioni –  precisa il M5s di Itri – continuiamo ad essere contrari a questo scellerato progetto e ne richiediamo l’annullamento, tuttavia, considerando la cruda realtà numerica in Consiglio Comunale, ci rendiamo conto dell’impossibilità di imporre le nostre idee e preferiamo proporre strade alternative che qui elenco:
1)Operare un intervento esclusivamente conservativo dell’attuale cittadella scolastica, posta tra piazzale Rodari, via della Repubblica Corso Matteotti, con messa in sicurezza, restauro, consolidamento delle strutture; recupero di uno spazio da adibire a struttura polivalente a servizio della collettività;
2) Operare un intervento architettonico di recupero dell’edificio ex-istituto agrario, località Rivoli, già oggetto di diversi interventi, e destinarlo in accordo con la Provincia a sede dell’istituto di istruzione superiore agrario per un rilancio dell’offerta formativa, valutata anche e non solo la vicinanza della sede del Parco naturale dei Monti Aurunci. Queste proposte sono condivise e portate avanti anche dal gruppo “Rinascita Democratica” con cui , dalle scorse elezioni, prosegue un proficuo e onesto confronto”.