Gaeta / Raccolta differenziata: disagi per i commercianti, la denuncia del Partito Comunista

Attualità Gaeta

GAETA – “Abbiamo appreso tramite segnalazioni di commercianti di Gaeta della situazione difficoltosa nella quale si sono ritrovati con i rinnovati calendario e metodo di raccolta dei rifiuti partito dal 15 maggio” – ad accendere questo faro, con  una nota, è Democrazia Sovrana Popolare Sud Pontino –  Partito Comunista Sezione “Mariano Mandolesi” Gaeta.

“Agli stessi è stato consegnato l‘identico kit dei domicili, composto da due contenitori cosiddetti mastelli. Al di là delle dimensioni di questi che stanno già generando dubbi e polemiche nella opinione pubblica perché considerati troppo piccoli per contenere generi di diversi rifiuti, nel caso di attività commerciali di ristoro di piccole dimensioni il problema diventa più grande e riguarda la quantità da stipare nei locali in attesa del ritiro settimanale diversificato. Se già per le abitazioni il passaggio a questo nuovo metodo ha comportato dei problemi che si spera siano legati unicamente alla novità, tant’è che comunque vi è stata contemporanea confusione nel conferimento e pure nella mancanza di ritiri, nel caso delle piccole attività questo problema ha suscitato preoccupazioni e disagi grandi. I commercianti che hanno denunciato questa situazione chiedono che vada rivisto assolutamente qualcosa. Se per quanto riguarda attività più centrali si è potuto sopperire al problema utilizzando bidoni più grandi preesistenti, per altre più periferiche invece non c’è neppure questa possibilità essendo questi oramai assenti o danneggiati senza la volontà di sostituirli da parte della società di gestione della raccolta rifiuti”- si legge ancora.

E, dunque, concludono: “Ci chiediamo quanto l’Amministrazione Comunale sappia di tutto ciò. Quanto l’Assessore ai rifiuti conosca non solo questi problemi ma i contenuti stessi del capitolato d’appalto. Per quanto quest’ultimo possa ignorare, sicuramente il problema gli si sta riversando addosso essendo lui stesso gestore di un noto bar del centro. Paradossi della politica confusionaria fatta sempre per favorire la gestione e il profitto di pochi privati”.