Truffa alle assicurazioni e furti d’auto a Napoli, indagato anche un avvocato di Minturno

MINTURNO – E’ stato coinvolto anche un noto avvocato di Minturno – è indagato a piede libero per truffa – in una delicata inchiesta dei Carabinieri della Compagnia Vomero e della stazione Marianella di Napoli che, sotto il coordinamento della Procura di Napoli, avrebbero smascherato un’ordinanza dedita ai furti di automobili nei parcheggi dei principali ospedali del capoluogo campano e soprattutto di truffe alle compagnie assicurative. Secondo il Gip del Tribunale di Napoli Fabrizio Finamore, che ha firmato tre ordinanze di custodia cautelari – due in carcere ed una ai domiciliari – e dieci avvisi di garanzia, l’avvocato minturnese insieme ad un altro collega nell’ambito di un giro milionario di truffe ai danni di alcune assicurazioni, “avevano assunto “un ruolo specifico nella pianificazione dei sinistri stradali falsi, suggerendo la patologia da indicare nei certificati medici e le deposizioni dei testi nei processi civili instaurati contro le compagnie assicurative”.

Secondo la Procura alla testa di questa organizzazione ci sarebbero stati Massimo Niro, 51enne di Scampia, Giuseppe Guarino, 37enne residente tra Scampia e Melito, Salvatore Grassi, 24enne di Miano, i primi due – come detto – finito in carcere mentre il terzo, incensurato, rinchiuso ai domiciliari. Con la complicità di altre dieci persone, tra le quali il legale minturnese ed un suo collega, avrebbero diretto un gruppo che avrebbe commesso due tipi di reato. Il primo si sarebbe concretizzato con una raffica di furti e rapine di autovetture all’interno dei parcheggi dell’azienda ospedaliera universitaria Federico II, del secondo Policlinico, dell’ospedale pediatrico Santobono ma anche in alcuni centri della provincia di Napoli, nel Casertano e a Bologna. In pratica le auto rubate o rapinate venivano “smantellate” da alcuni componenti dell’organizzazione e i componenti rivenduti sul mercato nero.

Per quanto riguarda il filone delle truffe alle assicurazioni il coordinatore di quest’attività illegale sarebbe stato Salvatore Grassi: insomma si sarebbe occupato della pianificazione dei sinistri, della intestazione dei mezzi, della ricezione e divisione delle somme liquidate dalia assicurazione come indennizzo.

Gestione cookie