FORMIA – Il sindaco di Formia Gianluca Taddeo ha deciso di vestire i panni del mediatore per tentare di trovare una risoluzione positiva alla vertenza, economico-sindacale ma anche occupazionale e giudiziaria, legata al pastificio Paone di Formia. E chi doveva esserci c’è stato mercoledì mattina nel corso di un incontro promosso al secondo piano del palazzo municipale. L’attuale patron della “Domenico Paone spa” , il manager italo-argentino Alejandro Octavio Quentin, ufficialmente è dichiarato pronto a cedere il ramo d’azienda e, con esso l’attuale organico formato da 32 dipendenti, alla “Corex spa”, la società di Battipaglia che, proprietaria dello stabilimento nella zona industriale di Penitro, ha chiesto ed ottenuto anche dalla settima sezione civile della Corte d’Appello la disponibilità dell’intero pastificio per cessata locazione.
E a fianco del dottor Quentin c’erano anche un fidato emissario dell’amministratore della Corex spa, Carmine Aliberti, ma anche il vice presidente del Consorzio industriale del Lazio Salvatore Forte e i rappresentanti dell’associazione industria, della Flai Cgil, della Uila Uil e delle rappresentanze sindacali unitarie (Gerardo Minutillo e Gino Masiello).
L’amministratore della “Domenico Paone spa” si è detto pronto, alla presenza dei rappresentanti delle parti sociali e degli enti locali, ad effettuare un passo di lato, ad uscire di scena insomma, a condizione però che entro il prossimo 28 febbraio ci sia una disponibilità in termini economici, da parte dell’amministratore della società salernitana, Salvatore Pisani. Quentin ha annunciato che il suo tentativo di negoziazione aziendale sarà affiancato da una perizia che dovrà valutare il peso economico delle due linee di produzione e dello stesso organico in forza alla “Domenico Paone spa”. Nella fase successiva, a fronte di questo nuovo piano industriale, la Corex spa dovrà esternare una manifestazione d’interesse di cui dovranno essere informati il Tribunale civile di Cassino nell’ambito delle procedure previste dal concordato preventivo numero 4 concesso nel 2015 e lo stesso ex Ministero dello sviluppo economico alla quale la Corex –è trapelato dall’incontro al comune di Formia – vorrà chiedere le dovute garanzie qualora accettasse la proposta di cessione avanzata dal dottor Quentin.
Le maestranze confidano ora in “un gesto di buona volontà” da parte della Corex che ha sempre dichiarato la propria disponibilità a subentrare nella gestione produttiva dello stabilimento alimentare di Formia e ad assorbire parte dell’attuale organico. Gli stessi operai continuano a mantenere attivo il presidio aperto nei giorni scorsi davanti l’ingresso dello stabilimento formiano soprattutto dopo il mancato svolgimento di un incontro convocato dallo stesso Quentin all’indomani della sentenza negativa della settima sezione civile della Corte d’appello.
Una curiosità: se il riconfermato provvedimento di sfratto è stato impugnato in Cassazione da parte della “Domenico Paone spa”, il presidio inaugurato due settimane – hanno annunciato i lavoratori – sarà permanente sino alla fine del mese. Lo sarà alla vigilia, il 4 marzo prossimo, della scadenza di un’altra tranche della cassa integrazione ordinaria iniziata il 5 settembre scorso a causa del caro energia. Le stesse maestranze hanno annunciato che la Cig per il periodo 15 ottobre 2022 – 5 dicembre 2022 , dopo essere stata autorizzata, è stata liquidata dall’Inps in questi giorni. Gli stessi lavoratori hanno aggiunto concludendo l’accettazione della cassa integrazione per la sua seconda parte, per il periodo 6 dicembre 2022 – 4 marzo 2023.