FORMIA – Forza Italia torna a volare come ai bei tempi, Fratelli d’Italia non sfonda come da previsione (anzi subisce un forte rallentamento rispetto alle elezioni politiche del 25 settembre scorso), la Lega raddoppia i voti rispetto all’appuntamento elettorale dello scorso autunno – ma probabilmente questo è stato l’ultimo – si è presentata all’elettorato cittadino con la struttura partito degli ultimi anni.Può essere essere sintetizzato in questo modo l’andamento del centro destra di Formia che alle elezioni regionali 2023 ha consegnato al neo presidente della Regione Lazio Francesco Rocca 8896 voti al 68,05%.
Se sette formiani su dieci hanno votato per la guida della Regione l’ex presidente nazionale della Croce Rossa Italiana – potevano essere di più se l’affluenza lunedì alle 15 non fosse stata del 40,74% (13.433 votanti su 32.972) – il ruolo dell’amministrazione comunale di centro destra, del sindaco azzurro Gianluca Taddeo e la presenza di due candidati locali per il rinnovo del consiglio della Pisana hanno “pesato” tantissimo sullo score elettorale di Forza Italia capace di raccogliere 4118 preferenze che le ha garantito lo scettro, seppur simbolico, di essere di nuovo la principale forza politica in città. Naturalmente quindici mesi di mandato amministrativo hanno influito nell’andamento elettorale di Forza Italia ma a trainare il voto sono stati i due candidati locali in lizza. “Mrs Preferenze” è tornata ad essere l’assessora ai Lavori Pubblici Eleonora Zangrillo che con i suoi 2669 voti è stata la più votata in assoluto nei 30 seggi cittadini. Un ruolo determinante l’hanno svolto in suo favore il sindaco Taddeo e gran parte della sua maggioranza consiliare che hanno avuto un outsider di assoluto livello da fronteggiare, l’ex sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano.
Di preferenze il due volte primo cittadino di Gaeta ne ha ottenute ben 1659 facendo leva sulla personalizzazione del suo voto e sull’aiuto fornitogli, in ambito formiano, da due big del suo partito legati a quattro mandate al segretario regionale di Forza Italia, il Senatore Claudio Fazzone: il capogruppo regionale uscente Pino Simeone ed il vice presidente del Consorzio industriale del Lazio Salvatore Forte.
Eleonora Zangrillo ha dovuto vestire i panni di Don Chisciotte contro i mulini al vento e, nonostante tutto, è riuscita nell’intento di capitalizzare al massimo l’aiuto fornitole dal gruppo di maggioranza e dal sindaco Taddeo che a Formia e nella natia Santi Cosma e Damiano (comune guidato dall’esperto zio Franco) ha fatto professione di fede sul tandem Zangrillo e Pino Schiboni. L’ex sindaco di San Felice Circeo da Formia è tornato con 813 preferenze personali, terzo nella graduatoria cittadina davanti all’attuale sindaco di Monte San Biagio Federico Carnevale (169), all’assessore al bilancio del comune di Fondi Stefania Stravato (71) e alla consigliera provinciale di Fi Annalisa Muzio (21). Un fatto è certo: Forza Italia a Formia è passata dai 2996 voti delle politiche 2022 (pari al 18,40%) ai 4118 delle regionali 2023 che rappresentano molto di più di una cintura di sicurezza per portare avanti la consiliatura a diciotto mesi circa dal suo inizio.
La lista di Forza Italia era affollata a Formia di candidati di peso e i risultati finali ne hanno risentito. Non è stato così per Fratelli d’Italia che, primo punto nella quota proporzionale della Camera alle politiche del 25 settembre, ha dovuto cedere questa volta il passo all’alleato Forza Italia. Il comportamento dell’elettorato di Fdi era molto temuto dal sindaco Taddeo e dai suoi principali collaboratori per eventuali e conseguenti ‘avances’ di natura amministrativa e invece questo spauracchio può essere rientrato dal rendimento del partito di Giorgia Meloni, nonostante una campagna di reclutamento che, reclamizzata ad alti livelli, non ha squarciato in due il Mar Rosso…Fratelli d’Italia ha conquistato 2386 voti, che non sono gli stessi (3993, pari al 24,52%) delle politiche quando a sbarrare il simbolo del partito della premier Meloni erano stati molti di più. Nella graduatoria degli eletti si sono piazzati due dei tre neo consiglieri regionali della provincia di Latina (Enrico Tiero con 865 voti e l’itrana Elena Palazzo con 730) ma non trascurabili sul piatto della bilancia sono i 360 voti del portavoce di Minturno di Fdi, Vincenzo Fedele, che comunque a Formia vi lavora presso la locale Guardia Costiera. Nelle retrovie si sono piazzati la terracinese Emanuela Zappone (236) e i cisternesi Vittorio Sambucci (67) e Valentina Lax( 9).
Dopo le elezioni regionali la terza forza politica a Formia è ora la Lega ma dopo il voto di domenica e lunedì si è forse chiuso, un percorso politico ed umano. Il carroccio con 2386 voti ha migliorato il dato delle politiche di settembre (1076 preferenze al Senato, 6,62%) e (1102, 6,77% alla Camera) ma il capogruppo consiliare al comune di Formia, Antonio Di Rocco, (1470 preferenze) si è rivelato un autentico campanello d’allarme dopo la bella e sfortunata competizione alle regionali del 2018 e la sconfitta di misura alle amministrative del 2021 quando il candidato della Lega Amato La Mura perse il ballottaggio per il mancato apporto dei componenti di un condominio.
Di Rocco si è piazzato nelle retrovie della classifica dei candidati della Lega nella circoscrizione provinciale di Latina in cui agiva in tandem con l’ex vice sindaco del comune capuologo Patrizia Fanti. Il gruppo dirigente della Lega formiana ha deciso di osservare un necessario periodo di riflessione perché “le cose a cui pensare sono diverse ed importanti”. Il partito cittadino è stanco di offrire significative iniezioni di sangue in occasioni delle elezioni politiche ed europee o per il rinnovo del consiglio provinciale. Alle regionali del 2023 la Lega di Formia attendeva un giusto e meritevole riscontro a Latina e nei centri del nord della provincia ma talune promesse fatte su alcuni tavoli, pubblici e privati, sono rimaste tali. Di certo, il contribuito elettorale del tandem Di Rocco-Fanti ha consentito alla Lega provinciale di riconquistare con 8119 preferenze il capogruppo regionale uscente Angelo Tripodi uno scranno nell’assemblea della Pisana ma molti dirigenti della Lega stanno meditando di percorrere altre strade, altre opzioni politiche alla stessa stregua di quanto fece, prima della sua prematura scomparsa, il Senatore ed ex sindaco Michele Forte, che, tramontata l’esperienza politica ed umana dell’Udc, meditava di sperimentare la soluzione politica e programmatica di dar vita ad un polo moderato che guardasse anche al Partito Democratico.
E’ quanto ha fatto con irripetibili risultati l’ex sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano guidando la città per dieci anni e diventando ora consigliere regionale di Forza Italia. La Lega a Formia si trova ad un bivio con un’amara consapevolezza: “Se non siamo graditi, ci guardiamo attorno”.
E con chi? Se Atene piange, Sparta certamente non ride.
E’ il caso del Partito Democratico (quarto partito in città con 1747 voti contro i 2350 con il 14,46% al Senato e 2348 voti alla Camera con il 14,42%) dove continuano a coesistere due anime. Quella ufficiale, rappresentata dal gruppo consiliare (Luca Magliozzi e Alessandro Carta) e dalla segretaria Ottavia Raduazzo, ha deciso di sostenere il consigliere regionale uscente Salvatore La Penna e Enrica Onorati . Hanno ottenuto rispettivamente 392 e 331 preferenze ma sono stati doppiati dall’ex presidente dell’ente Parco Riviera di Ulisse Carmela Cassetta che di voti ne ha portati a casa ben 798…
E grazie a chi? Al quattro volte sindaco Sandro Bartolomeo e all’ex consigliere comunale Gennaro Ciaramella che vengono a malapena invitati alle iniziative politiche del Pd cittadino.
L’exploit elettorale della sancosimese Cassetta dovrebbe essere un doveroso motivo di riflessione alla segreteria politica del Pd cittadino. L’ex presidente dell’ente Parco è stata capace in occasione delle elezioni regionali di andare oltre il Pd e i risultati su scala provinciale le hanno dato ragione consentendo (con i suoi voti) allo stesso La Penna – è un caso fotocopia che ricorda quello di Di Rocco nei confronti del capogruppo regionale Tripodi – di tornare nel consiglio regionale del Lazio. L’entourage formiano di Cassetta è chiaro su un punto: è giunto il momento di abbandonare posizioni pregiudiziali (come quelle verificatesi alle amministrative del 2021 quando il Pd si spaccò decidendo di non sostenere il candidato Amato La Mura per poi sostenere, sottovoce, al ballottaggio il neo sindaco di Forza Italia Gianluca Taddeo) per cominciare a costruire un’alleanza programmatica perché la città quanto prima arriverà di nuovo alle elezioni amministrative.
Capitolo Movimento Cinque Stelle. Ha deciso di affidarsi all’ex sindaco di Formia Paola Villa che ha costruito quasi complessivamente in città il suo rendimento elettorale su scala provinciale. La Professoressa di scienze ha conquistato 999 preferenze contro le 268 del consigliere comunale di Itri Osvaldo Agresti. Ma il M5S non è più quello dei giorni migliori. Le regionali gli hanno offerto 1519 voti complessivi. Soltanto alle politiche del 25 settembre il Movimento Cinque Stelle risultò la seconda forza politica con 3062 voti al Senato (18,84%) e 3169 preferenze alla Camera (18,79%) davanti al Pd. La differenza? Il reddito di cittadinanza.