Formia / Criminalità organizzata e legalità, i contenuti della mozione dei Consiglieri comunali del Pd

Attualità Formia

FORMIA – Non è più tempo di mettere la polvere sotto il tappeto nel momento in cui bisogna moltiplicare gli sforzi in tema di legalità e contrasto al crimine organizzato. Assume una valenza di non secondaria importanza il contenuto di una mozione che, presentata dal gruppo consiliare del partito Democratico, sarà il quid di una seduta meramente tecnica del consiglio comunale di Formia in programma mercoledì pomeriggio. I consiglieri Dem Luca Magliozzi ed Alessandro Carta hanno evidenziato come le recenti e brillanti operazioni delle forze dell’ordine, i ferimenti più o meno illustri e contestualmente le sentenze emesse dal Tribunale di Cassino di lotta al racket delle estorsioni e allo spaccio delle sostanze stupefacenti richiedano una “seria riflessione da parte di tutte le istituzioni, nessuna esclusa, e soprattutto quelle elette alle politiche del 25 settembre scorso”. La mozione Dem innanzitutto impegna il Sindaco Gianluca Taddeo e la Giunta di centro destra ad avviare un percorso con le altre Amministrazioni del territorio per farsi portavoce presso gli organi istituzionali preposti di “iniziative volte a richiedere un potenziamento della capacità investigativa e delle unità di polizia giudiziaria nel comprensorio”.

In particolare, il Pd rinnova la richiesta di istituire una sede distaccata della Squadra Mobile nel Sud Pontino e di una sede operativa della Direzione investigativa antimafia in Provincia di Latina. Sul piano squisitamente politico-amministrativo il partito Democratico è del parere, inoltre, di riattivare immediatamente l’osservatorio comunale (fu un’iniziativa politica della quarta Giunta di centro sinistra di Sandro Bartolomeo poi non proseguita dalla maggioranza civica della professoressa Paola Villa) per la legalità “quale strumento di monitoraggio del territorio, di studio e reportistica, di promozione della cultura della legalità nelle giovani generazioni e di elaborazione di strategie virtuose”. L’osservatorio dovrebbe inoltre, avere un “profondo” mandato culturale, di predisporre un piano di sensibilizzazione, indirizzato soprattutto ai giovani, per promuovere, garantire e valorizzare la cultura della legalità e delle buone pratiche”

Il Pd è convinto della necessità come da Formia debba e possa partire un sussulto, un monito perché sui temi della legalità e della lotta alla criminalità organizzata si raggiunga un’unità d’intenti della politica su scala provinciale su “argomenti così delicati”. Da qui la richiesta al presidente del consiglio comunale di Formia, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, di inviare questa mozione, una volta approvata, “a tutti i consigli comunale della provincia di Latina”. Questa iniziativa del Pd avrà la forza politica di andare in porto o – come spesso è avvenuto in passato su questi argomenti – la forma prevarrà sulla sostanza?

“Al di là dei fenomeni contingenti, infatti, nel Sud pontino, e più in generale nella provincia di Latina, siamo di fronte – aggiungono i consiglieri del Pd Magliozzi e Carta – alla presenza diversificata di organizzazioni criminali espressione di qualificatissime proiezioni soprattutto di camorra e ‘ndrangheta, che convivono e all’occorrenza fanno affari con quelle autoctone” come emerge dalla recente relazione semestrale della Dia. Il nostro territorio subisce da decenni una presenza costante e destabilizzante di infiltrazioni della malavita organizzata. Lo ribadisce chiaramente la Direzioine investigativa antimafia – aggiungono i due consiglieri del Pd – che definisce il Sud pontino “uno snodo importante per affari leciti e illeciti” .

“Il fenomeno malavitoso si è organizzato e più propriamente si è trasformato nel corso del tempo condizionando la vita economica e sociale del territorio. Da ciò, la necessità di condividere con tutte le forze politiche un segnale forte ed univoco sulla tematica della legalità intraprendendo tutte le azioni necessarie a rendere maggiormente efficace il contrasto alla criminalità organizzata”.

La conclusione cui giunge la mozione presentata dal Pd è una sola: “La politica locale non può rimanere in silenzio e deve dare una risposta congiunta, inequivocabile e decisa”. Lo farà?