LATINA / FROSINONE – Come fare fronte ad un’eventuale emergenza rifiuti nelle province di Latina e Frosinone. La decisione della Regione di Latina di stoppare il conferimento dei rifiuti prodotti dal Basso Lazio nella discarica, ormai satura, dell’Ecologia Viterbo, un disorientamento l’ha creato nelle imprese e società impegnate nel ciclo dei rifiuti del territorio. Da qui l’interrogativo avanzato alla Regione su come continuare a gestire il ciclo dei rifiuti senza la necessità di trasferirli nel resto dell’Italia o finanche all’estero. L’omonima direzione della Regione Lazio ha dovuto organizzare in tempi ragionevolmente brevi una video conferenza per la mattina di mercoledì.
In questo momento dovrebbero essere illustrate le procedure per evitare che il blocco della discarica del capuologo della Tuscia si trasformi eventualmente in un’emergenza per le province di Latina e Frosinone. La stessa Regione, prevedendo un inevitabile conferimento dei rifiuti presso strutture esterne all’ambito di competenza, non ha escluso un conseguente aumento dei costi del ciclo dei rifiuti che naturalmente impatterà sulle tariffe della Tari da parte dei Comuni. Dopo aver informato i 33 sindaci dei comuni, il presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli ha chiesto ed ottenuto l’intervento del Prefetto Maurizio Falco per prospettargli la richiesta da inoltrare alla Regione Lazio per ottenere una deroga di alcune settimane e, dunque, continuare a scaricare i rifiuti pontini nella discarica della Viterbo Ecologia.
Si tratta di un’istanza che potrebbe essere ufficializzata mercoledì pomeriggio quando Stefanelli ed il Prefetto Falco si incontreranno a Latina dopodichè le società Rida di Aprilia e Centro servizi ambientali di Castelforte potranno capire dove conferire i rifiuti prodotti. Che qualcuno si stia già attrezzando autonomamente per far fronte ai ritardi della politica su una diversa gestione del ciclo dei rifiuti non è più escluso.
