Lavori con l’estero? Scopri subito le ultime novità

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Lavori con l’estero? Allora devi essere a conoscenza degli obblighi che dovrai necessariamente rispettare. Uno dei dubbi più comuni ultimamente sorge intorno all’esterometro, ossia un adempimento per coloro che sono titolari di Partita IVA. In questo modo, ti sarà possibile registrare all’Agenzia delle Entrate italiana tutte le operazioni che vengono compiute con l’estero.

Quest’obbligo è stato introdotto nel corso del 2019 e, da quel giorno, con cadenza mensile, la comunicazione doveva essere regolare.

Cambia qualcosa dopo che è stata introdotta la fatturazione elettronica? Andiamo a scoprire come devi comportarti adesso se lavori con l’estero.

 

Come funziona l’esterometro e chi era obbligato ad usarlo?

Prima di scoprire quali sono le novità che riguardano il commercio con l’estero, andiamo a scoprire come funziona l’esterometro. Ebbene, come abbiamo anticipato, si tratta della comunicazione delle fatture che fanno riferimento a delle operazioni transfrontaliere. In poche parole, si tratta di quel documento redatto da coloro che sono titolari della Partita IVA, dei dati delle fatture emesse o ricevute da clienti esteri.

Chi è sempre stato tenuto, fin dall’introduzione, ad utilizzare l’esterometro? Tale sistema riguardava quasi tutte le operazioni tra contribuenti italiani ed altri residenti all’interno dell’Unione Europea o Extra UE. Dall’obbligo di utilizzare l’esterometro sono esclusi coloro che emettono o ricevono bollette doganali o fatture elettroniche per mezzo del sistema di interscambio. Quindi ci sono delle novità ora che la fatturazione elettronica è stata estesa ad un numero più ampio di persone?

 

Chi è obbligato ad utilizzare l’esterometro dopo l’introduzione della fatturazione elettronica?

Dal 1° luglio ci sono state delle importanti novità per tutti coloro che lavorano con l’estero. Infatti, a partire da quella data, le fatture sono state trasmesse in modalità telematica per mezzo del sistema di interscambio, sia per quanto riguarda le fatture emesse, sia per quelle ricevute.

Quando parliamo di esterometro nel 2022 dobbiamo tenere a mente due discipline differenti. Infatti, per il primo semestre sei comunque tenuto alla comunicazione trimestrale dei dati, mentre per la seconda parte dell’anno, la gestione delle operazioni con l’estero passa al sistema di interscambio.

Dunque, dato che a partire dal 1° luglio l’obbligo di fatturazione elettronica è stato esteso anche ai contribuenti in regime forfettario che hanno ottenuto, nel corso del 2021, ricavi o compensi superiori a 25.000€, le trasmissioni al sistema di interscambio saranno un numero maggiore.

 

Come devo comunicare oggi i miei lavori con l’estero?

Come avrai capito, ci sono delle importanti novità per le operazioni transfrontaliere. A partire dal 1° luglio dovrai comunicare direttamente le fatture ricevute o emesse con l’estero tramite il sistema di interscambio, per mezzo della fatturazione elettronica.

Se vuoi maggiori informazioni sulle novità che dovrai affrontare se lavori con l’estero, ti consigliamo di parlare con un consulente fiscale, come Fiscozen. Con loro puoi ricevere anche una consulenza gratuita e senza impegno.