Frosinone / Parole grosse tra Ruberti e De Angelis, il procedimento verso l’archiviazione della Procura

Cronaca Frosinone

FROSINONE – Le indagini sono ad un punto di svolta. Va verso l’archiviazione il filone legato alla cena ed al dopocena di Frosinone con protagonista il 1 giugno scorso l‘ex capo di gabinetto del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, Albino Ruberti. Una serata in cui erano volate parole grosse e minacce, tra Ruberti ed il sindaco di Giuliano di Roma Lampazzi, oltre all’assente Vladimiro De Angelis, fratello di Francesco.

E c’era anche lui, il Presidente del Consorzio Industriale, insieme alla Consigliera Regionale del Pd Sara Battisti. La conclusione a cui si avvia la Procura del capuologo ciociaro è che sia stata una banale piazzata, eccessiva quanto si vuole: ma l’indomani mattina tutti si erano scusati con tutti. Lo hanno dimostrato le chat con i messaggi partiti l’indomani mattina dagli smartphone di tutti i protagonisti, lo confermano le telefonate incrociate. Nessuno s’è sentito minacciato né da quelle parole né da quell’ombrello tirato fuori dal portabagagli: nessuno infatti ha presentato denuncia. Nemmeno ci sono elementi su possibili corruzioni, concussioni, piaceri, favori e simili.

Ma c’è un filone d’indagine che ora prende corpo. Nasce da una denuncia presentata proprio dai protagonisti di quella serata. Troppe cose non quadrano. E chiedono di capire. Sospettano che dietro alla spettacolarizzazione di quel dopocena del tutto fuori dai toni, ci sia una ben precisa macchina del fango. Una serie di accuse e congetture, avallate da carte e piste poi rivelatesi false, protagoniste anche nelle settimane successive di una serie di trasmissioni su Rete4. Resta da capire se l’obiettivo fosse il Pd, Francesco De Angelis o Albino Ruberti: le indagini ora potrebbero concentrarsi proprio su questo.