Sud Pontino / Allerta meteo, prima giornata: attenzionato il “Pontone”, denunciato anziano a Itri

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SUD PONTINO – E’ stata una domenica di apprensione – ma fortunatamente non si sono verificati i danni temuti – quella vissuta dalle comunità del sud pontino e dalle rispettive amministrazioni comunali in seguito all’allerta meteo arancione, poi estesa per l’intera giornata di lunedì, diramata dal dipartimento della Protezione civile della Regione Lazio. Sul territorio del Golfo è caduta dalle prime ore di domenica la pioggia attesa ma ha avuto un carattere diffuso e benefico per il settore agricolo senza quella temuta violenza che aveva fatto scadere un diffuso allarme. In quest’ottica per la seconda volta in poco meno di una settimana ha conosciuto fortunatamente un solo carattere preventivo l’ordinanza di evacuazione firmata dal vice sindaco del comune di Itri Elena Palazzo a causa della quale sono state fatte allontanare 220 persone dalle rispettive abitazioni nelle contrade Campiglioni e Valle Colella colpite nella notte tra il 3 ed il 4 novembre 2021 da una frana alluvionale.

Lo sgombero ha conosciuto gli immancabili disagi – cinquanta cittadini sabato e domenica notte sono ospitati dal comune presso un istituto religioso nel centro storico di Itri e presso bed & breakfast e casa vacanze della zona – ed un solo momento di tensione. Un anziano di 79 anni sabato sera si è rifiutato di lasciare la sua abitazione considerata “sicura”. Dopo un’ora di estenuanti ed inutili trattative, l’uomo è stato denunciato dai Carabinieri ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale, per inosservanza del provvedimento dell’autorità. Se per l’intera giornata di domenica ad Itri si sono svolte regolarmente le operazioni elettorali presso il palazzo municipale dove erano state trasferite le dieci sezioni ubicate originariamente presso tre edifici scolastici, il comune ha disposto per la giornata di lunedì la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado in considerazione della proroga dell’allerta meteo arancione.

Non poteva non essere ‘attenzionato’ soprattutto il torrente Pontone, soprattutto nel suo tratto terminale che sfocia sulla spiaggia di Vindicio, ai confini dei comune di Gaeta e Formia. I rispettivi sindaci, Cristian Leccese e Gianluca Taddeo, avevano firmato due distinte ordinanze per lo sgombero dei cittadini residenti in via Canzatora lungo le due sponde del corso d’acqua che per l’intera giornata, nonostante non abbia mai presentato alcuna criticità temuta per il vento di scirocco, è stato monitorato dalla Polizia Locale e dalla Protezione dei due comuni più importanti del Comune.

Una curiosità: a chiedere di lasciare volontariamente la sua abitazione nella notte primancora dell’ordinanza del sindaco Taddeo è stato il vedovo della donna che perse la vita esattamente dieci anni fa travolta dal torrente esondato. Il comune di Formia ha deciso di adottare, inoltre, alcune misure di sicurezza per gli occupanti di tre condomini in via Gramsci, nel rione marinaro di Mola. Si temevano esondazioni, che non ci sono state, e in quest’ottica i proprietari sono stati invitati, tra le altre cose, a non utilizzare gli appartamenti al piano terra e quelli posti sotto strada, i garage e a liberare questi spazi da auto e motoveicoli. A causa della pioggia micro-allagamenti si sono verificati, invece, in alcune strade di Gianola a Formia ma la possibile esondazione del vicino Rio Santa Croce e, più a sud, del fiume Garigliano, fortunatamente non c’è stata…

Polemiche a go go si sono verificate dopo i cedimenti stradali e lo smottamento in alcuni punti della duna. Per il sindaco Alberto Mosca il fenomeno è “la conseguenza di anni d’incuria del nostro Lungomare”. Il primo cittadino ha inviato una documentata nota ai Presidenti di Regione e Provincia, al Prefetto e al Presidente dell’Ente Parco, allo scopo di sollecitare urgente incontro per esaminare la problematica “in sede congiunta e individuare interventi e stanziamenti idonei a ripristinare in tempi brevi la situazione di normalità. La salvaguardia del Lungomare e della falcata dunale che lo caratterizza è tra gli obiettivi prioritari che l’Amministrazione intende perseguire. Ne va del futuro di Sabaudia e di tutto il comparto economico e turistico della Città – ha detto Mosca – È giunto il momento di agire in sinergia, elaborando progetti comuni idonei a evitare che in futuro si verifichino fenomeni analoghi a quelli a cui abbiamo assistito oggi”.

Le copiose piogge che hanno interessato il territorio del Comune di Sabaudia hanno provocato diversi cedimenti della sede stradale del Lungomare Pontino, in particolare nel tratto compreso tra gli incroci con Via Sacramento e Strada della Lavorazione. In alcuni punti si sono verificati anche smottamenti degli argini dunali che hanno determinato visibili lesioni della carreggiata, facendo venire meno le condizioni minime di sicurezza per la circolazione.

Il Sindaco Mosca, a seguito di personale sopralluogo eseguito congiuntamente alla Polizia Locale e agli organi di Protezione Civile, ha subito adottato specifica ordinanza di chiusura al transito di veicoli e di persone del citato tratto di Lungomare, lungo oltre quattro chilometri e mezzo.

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