Gaeta / Eletto il sindaco Leccese: doppio premio di maggioranza, anticipazioni sulla Giunta

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GAETA – “Consideratemi un libretto per le istruzioni. Sfogliatemi quando volete e se ne avete bisogno”. Questa dichiarazione cult è stata rilasciata dall’ormai ex sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano quando era stata formalmente anticipata la composizione del rinnovato consiglio comunale della città. Per la sua ufficializzazione la commissione elettorale, che si è insediata martedì pomeriggio sotto la presidenza di un magistrato togato del Tribunale di Cassino, ha chiesto qualche giorno di tempo per mettere ordine a qualche verbale di sezione – il giorno indicato sarebbe venerdì – ma non ci sono più dubbi (semmai ci fossero stati) sulla forza politica che l’ex primo cittadino eserciterà nel prossimo consiglio di Gaeta.

In concomitanza della muscolare affermazione di Cristian Leccese la lista “Mitrano nel cuore” ha eletto ben cinque consiglieri in una maggioranza che sarà numericamente più folta del solito.  E’ l’effetto del premio di maggioranza che è scattato due volte a favore della coalizione del neo sindaco di Gaeta. Il 74,39% delle liste di Leccese, grazie al metodo d’Hondt, ha consentito di scippare alle già frantumate minoranze due esponenti che la legge diretta sui Sindaci le attribuiva. E così che la nuova e più robusta maggioranza consiliare al comune di Gaeta sarà composta da ben 13 consiglieri, più il neo sindaco Leccese. Protagonisti, più o meno direttamente, di un aspro dibattito congressuale nel Pd, saranno i soli ex candidati sindaco Sabina Mitrano e Sillvio D’Amante ed il più votato della lista Dem Emiliano Scinicariello a rappresentare le opposizioni nel rinnovato massimo consesso gaetano.

Si tratta di un’autentica Waterloo provocata dalle palesi divisioni nel già atomizzato fronte progressista della città ma anche dall’imbarazzante prova di forza elettorale messa in campo dallo schieramento di Leccese. Lo schieramento del neo sindaco di Gaeta ha fatto meglio di quelli che sostenevano Mitrano nel 2012 in occasione della sua prima vittoria (51,50%) e nel bis di cinque anni fa quando la coalizione Forza Italia-Pd si migliorò attestandosi al 61,21%. Naturalmente il primo ad affermare che il 74,39% (pari a 8115 voti) di domenica non è stato “completamente farina del suo sacco” è stato il neo sindaco Leccese ed un riferimento non poteva non andare all’incredibile score elettorale della lista che portava il nome del suo predecessore.

“Mitrano nel cuore” con il 25,31% (pari a 2761 voti) ha ottenuto da sola esattamente un terzo dei consensi dell’intero schieramento di Leccese che, però, faceva affidamento su 8 formazioni e su un esercito di 130 candidati consiglieri. Un record. Questa forza cannibalizzatrice è servita a Leccese per beneficiare di un successo ben più vistoso del consentito ma d’altro canto costituirà una cambiale in bianco firmata per i prossimi cinque anni con l’ex sindaco.

Mitrano ha deciso di non candidarsi al consiglio comunale, ha già fatto sapere che non farà parte della prima Giunta Leccese ma l’elezione di Gianna Conte (“Mrs Preferenze” assoluta con 531 preferenze personali e sicura neo presidente del consiglio comunale), dell’ex vice sindaco ed ex assessore ai Lavori Pubblici Angelo Magliozzi (485), delle riconferme di Gennaro Dies (364), Giovanni Di Tucci (342, eletto cinque anni fa, si dimise per entrare nello staff del sindaco Mitrano) e Michela Di Ciaccio (328) evidenziano come lo stesso Mitrano non scompaia dalla vita politico-amministrativa di Gaeta

L’elezione di cinque suoi luogotenenti fedelissimi costituisce anche il prologo di un’altra campagna elettorale che Mitrano ha deciso di iniziare in piena estate. Dovrà culminare nel tardo inverno 2023 con una sua candidatura al parlamento (il nuovo collegio uninominale Golfo-Cassino per la Camera dei Deputati?) o, più difficilmente, alla Regione Lazio. Per quale schieramento lo deciderà solo ed esclusivamente il coordinatore regionale di Forza Italia, il Senatore Claudio Fazzone.

A tentare di mantenere il passo elettorale di “Mitrano nel cuore” è stata la lista “Avanti tutta”. Ha conquistato 1099 voti (pari al 10,08%) eleggendo i soli Davide Speringo – 487 sono stati i voti dal consigliere comunale uscente e potente imprenditore nel settore balneare – e Paola Guglietta. E’ la terza consigliera donna al fianco di Leccese: ha portato in dote 417 voti che sintetizzano anche il suo stretto legame parentale con Eduardo e Cristofaro Accetta. La signora Paola è cognata e zia rispettivamente dell’imprenditore storicamente legato al Senatore Fazzone e del funzionario del settore urbanistica del comune di Gaeta.

Nonostante il predominio elettorale di “Mitrano nel cuore”, le altre sei liste dello schieramento di Leccese sono riuscite – alcune al fotofinish e grazie al doppio premio di maggioranza – a strappare il quorum e ad eleggere almeno un rappresentante in Consiglio. E’ il caso di ‘Gaeta Democratica’, la componente del Pd che, vicina all’ex segretario provinciale Claudio Moscardelli, non era stata invitata il 20 marzo a partecipare al congresso cittadino. Fu lo stesso che aveva eletto alla segreteria l’avvocato Gianluca Conte e aveva deciso, tra non poche polemiche interne, di sostenere la candidatura a sindaco di Sabina Mitrano.

Il comportamento di “Gaeta Democratica” non è stato eccelso. Ha rimandato in consiglio, grazie a 899 voti di lista (8,24%) , la sola presidente uscente dell’aula, Pina Rosato, comunque capace in prima persona di ottenere quasi il 40%( 371) dei consensi dell’intera formazione rappresentante la componente del Pd in termini di iscritti.

Se l’ex sindaco Mitrano ha potuto mettere il veto nell’allestimento di sette delle otto formazioni messe a disposizione del candidato Leccese, forse per l’ottava ha lasciato fare all’aspirante primo cittadino. “Lab 32 Fare Gaeta ancora più grande” era di fatto la lista del sindaco ed il suo obiettivo minimo l’ha centrato. Grazie a 810 preferenze (7,43%) ha permesso l’elezione del debuttante in assoluto Pompeo Costabile che di voti personali ne ha ottenuti 143…

Quella di lunedì, inoltre, è stato una notte al cardiopalma per il vice presidente e rieletto consigliere provinciale di Forza Italia Luigi Coscione. La sua lista “Azzurri per crescere ancora” nel corso dello scrutinio era fuori dal consiglio comunale di Gaeta. Semplicemente non aveva ottenuto il “minimo” per farvi parte. Quando sono state caricate le sezioni del quartiere di Calegna e de La Pjaia (il borgo dove ha cominciato a fare politica il neo sindaco Leccese assumendo l’incarico di presidente del comitato di quartiere) Coscione ha potuto tirare un sospiro di sollievo. I suoi 311 voti e quelli (279) della sorella Assunta hanno consentito a questa formazione di centrare il 5,89% che in un solo colpo hanno rappresentato la riconferma a consigliere comunale e la messa in sicurezza del doppio incarico in Provincia. Niente male!

La stessa percentuale di “Azzurri per crescere ancora” è stata incamerata da “Gaeta Tricolore”. Ospitava molti dei dirigenti di Fratelli d’Italia che, ammaliati dalle sirena Mitraniane, hanno deciso di mettere nel cassetto – come la Lega – il sogno di presentare il proprio simbolo nazionale ed il progetto di essere elettoralmente autonomi da Leccese. Anche quella del consigliere uscente e portavoce comunale di Fdi Marco di Vasta è stata una rimonta al fotofinish. I 332 voti personali gli hanno consentito di confermarsi in Consiglio e di battere la concorrenza di due legali, Valeria Aprile e di Mario Paone: si tratta dei primi due non eletti che, unitamente a Di Vasta, hanno consentito a Gaeta Tricolore di conquistare il 5,89% dei consensi.

Ritorna nel consiglio comunale di Gaeta anche l’ex sindaco di Forza Italia Massimo Magliozzi. Anche per l’ex “Capitano” (è il grado che rivestiva quand’era in Polizia) la fase iniziale dello spoglio di lunedì è stato un calvario. I 226 consensi personali hanno spinto “Azione Popolare” ad ottenere il 5,80% delle preferenze e dunque a superare il quorum.

Una conferma per il 13° consigliere eletto ha riguardato anche Luigi Marzullo. La sua civica, “Leali per Gaeta”, si è piazzata per ultima (con il 5,75%) tra le otto liste di Leccese ma il consigliere uscente con 232 voti non ha avuto praticamente concorrenti a strappare il bis.

Capitolo Lega. Il ‘Carroccio’ avrebbe voluto dar vita ad un asse elettorale con Fdi lanciando fatwa di ogni tipo, un giorno sì ed un giorno pure, nei confronti di Mitrano e le suo rampollo. Per poi tornare sui suoi passi dopo le invettive lanciate anche al commissario provinciale Gianfranco Rufa che invitava il partito a Gaeta di sostenere Leccese. In questo momento la Lega in città conta circa 200 voti. Sono quelli (63) ottenuti dall’ex coordinatore Vittorio Ciaramaglia e da altri dimissionari componenti del direttivo comunale, Mauro Pecchia (103) e Tommasino Di Nitto (41). Grazie alle loro preferenze personali Leali per Gaeta e “Lab 32” sono rappresentati nel consiglio comunale di Gaeta.

La Giunta.

Dopo la proclamazione ufficiale dei neo consiglieri comunali il sindaco Leccese ha annunciato che metterà mano anche al suo primo esecutivo. E i parametri sono stati già definiti: per ogni due consiglieri comunali eletti scatterà un assessorato. “Mitrano nel cuore” ne otterrà due e la presidenza del consiglio comunale per Gianna Conte.

Manca solo l’ufficialità ma Angelo Magliozzi continuerà a svolgere gli incarichi di vice sindaco e di assessore. Sono certe le sue dimissioni da consigliere comunale e pronta a surrogarlo è la prima (al momento) dei non eletti con 315 voti, l’ex assessore all’urbanistica Linda Morini. In una logica darwiniana “Mitrano nel cuore” registra altre illustri esclusioni: dall’ex consigliere comunale Gennaro Romanelli (247) all’ex assessore Luca Gallinaro (201) passando per l’uscente delegata Lucia Maltempo (201).

Di sicuro una rappresentanza nell’esecutivo Leccese spetterà ad “Avanti tutta”. Sulla scorta di un’indiscrezione il neo sindaco di Gaeta potrebbe essere costretto ad ingoiare un primo boccone amaro: e se un’indicazione di “Avanti tutta” a far parte della nascente Giunta potrebbe riguardare Pasqualino De Simone, l’ex assessore all’urbanistica che per un’intera campagna elettorale chiedeva il sostegno al duo Speringo-Guglietta per il nuovo consiglio comunale e sollecitava il voto disgiunto a favore della professoressa Sabina Mitrano?

Per gli altri tre posti in Giunta le rimanenti sei liste dello schieramento vincitore delle elezioni amministrative 2022 sarebbero pronte a formalizzare un’intesa interna: dar vita ad una rotazione nell’esecutivo che avverrà tra due anni e mezzo; ma non tutti sono interessati ad attendere il Giubileo 2025 con la riapertura della porta santa a San Pietro.

Il centro sinistra di Gaeta, infine, ora si è trincerato in un imbarazzante “no comment” dopo il disastroso risultato elettorale.

Sabina Mitrano, a microfoni spenti, gongola per il 18,75 % (2123) tributato alla sua candidatura a sindaco, 742 voti in più grazie al voto disgiunto e rispetto alla coalizione che annoverava la lista Gaeta Comunità di valore (384 voti, 3,52%), Europa Verde (368, 3,37%) e soprattutto il Pd (639 voti, 5,86%).

I Dem sono riusciti a rimandare in consiglio Emiliano Scinicariello con 194 voti ma sono finiti nel mirino dell’altro candidato sindaco d’area, Silvio D’Amante.

Masticando amaro per la sua riconferma , il primo dei non eletti, Franco De Angelis, di Demos, ha mandato un siluro terra aria al suo ex collega in consiglio Scinicariello: “Gli faccio gli auguri per la sua rielezione ma la lista civica del nostro candidato a sindaco ha ottenuto 809 voti, 170 in più rispetto a quelli del Pd. Se il buongiorno si vede dal mattino…è già notte fonda”.