Formia / Venduta Multisala del Mare, rinviata la procedura per Mancoop di Santi Cosma e Damiano

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FORMIA – Due strutture strategiche del territorio del sud pontino sono state sul punto nelle ultime ore di cambiare la proprietà e gestione (e forse destinazione d’uso). Per una è arrivata la fumata bianca, per la seconda bisognerà attendere ancora qualche mese. E’ stata venduta all’asta per un milione e 300 mila euro quella che era una delle più belle ed innovative multisale cinematografiche dell’intero Basso Lazio, la “Multisala del Mare” di Formia.

Il cinema era sottoposto da anni ad ipoteca di una banca creditrice e la procedura di vendita all’asta giudiziaria, iniziata nel 2018 con una base di sei milioni di euro circa, si è conclusa di fatto dopo quattro anni con il saldo stabilito nell’incanto del 1 febbraio scorso davanti la dottoressa Antonella Ricci, la delegata dal giudice dell’esecuzione del Tribunale di Cassino. L’acquirente dell’ex multisala cinematografica è un’azienda emergente nel settore turistico ricettivo. Si tratta della Roby Tour srl di Formia che, fatturando circa 30 milioni con 80 dipendenti in organico, ha attualmente la sede presso il centro Zigurat sull’Appia a Gianola, è di proprietà di Roberti Sorrenti, figlio di Giovanni, ex consigliere comunale Udc e, in passato, storico dirigente dell’ufficio igiene e prevenzione sui luoghi di lavoro dell’ex Usl Lt/6

Dovrà attendere invece per essere conclusa, invece, la procedura avviata dal curatore fallimentare nominato dal Tribunale di Latina, l’avvocato Vincenzo Manciocchi, per la vendita dell’ex stabilimento Evotape di Santi Cosma e Damiano. Nessuna proposta di acquisto è stata formalizzata presso lo studio legale dell’avvocato di Latina e, dunque, è andato fallito il terzo tentativo che aveva una base d’asta di due milioni e 531mila euro rispetto ai tre milioni e 375mila euro con cui lo scorso anno era stata avviata la vendita del sito industriale specializzato nella produzione di materiali adesivi e dichiarato fallito nel 2010.

Ha deciso di attendere per la partecipazione alla procedura (naturalmente per concorrere con un’offerta economica più bassa, la prossima sarà inferiore del 25% rispetto alla terza andata deserta ma comunque con un rialzo in partenza di 20mila euro) una cordata di 32 piccole e medie imprese locali che, occupando quasi 300 persone, hanno dato vita ad una sorta di condominio industriale all’interno dello stesso ex sito industriale di San Cosma e Damiano dove hanno un’eccellente azione di digitalizzazione. All’indomani della mancata presentazione di alcuna proposta di acquisto davanti l’avvocato Manciocchi c’è stato un incontro dei vertici e delle maestranze della Mancoop, la cooperativa che, sorta sulle ceneri del fallimento Evotape, ha impedito dal 2010 la cessazione, almeno sino al 2020 in occasione dell’inizio della pandemia, della storica attività di produzione.

La Mancoop potrebbe affiancarsi alla cordata dei 32 condomini per presentare successivamente al curatore Manciocchi una più globale proposta di subentrare nella proprietà dell’Evotape sulla quale pende una clausola decisamente onerosa sul piano economico e gestionale. Il Tribunale, attraverso una perizia redatta da un ingegner ambientale, ha stabilito che il prossimo acquirente dovrà sostenere in prima persona la bonifica dello stesso sito industriale che – secondo una perizia disposta dall’avvocato Manciocchi – comporterà successivamente un investimento di circa 4 milioni di euro. Il rinvio della procedura è stato salutato favorevolmente dalla stessa Mancoop: ha partecipato nel frattempo ad un bando dell’assessorato alla transizione ecologica della Regione Lazio per la realizzazione di un parco fotovoltaico in un sito che teoricamente potrebbe cambiare proprietà e gestione.